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“Tessere per la natura”: al via il primo lotto dei lavori del progetto che potenzia la connessione ecologica in un territorio vasto

Nuovi filari, risagomatura sponde, pozze per anfibi e insetti: si inizia in 11 comuni

(Mantova, 17 Ago 18)  

Partono nei prossimi giorni i lavori di uno dei cinque lotti del progetto "Tessere per la natura" promosso dal Parco del Mincio con il sostegno di Fondazione Cariplo per il potenziamento della connessione ecologica dei territori. Il progetto ambientale (consistenza economica complessiva 1.068.000 euro) mette in campo un insieme di azioni finalizzate a ricostituire il corridoio verde che si snoda da Ponti sul Mincio a Sermide, lungo le dorsali dei fiumi Mincio, Chiese e Po, azioni diffuse in 21 comuni con opere di miglioramento in 28 zone – "tessere", appunto - situate in altrettante aree pubbliche dello scacchiere mantovano. Il Parco del Mincio, capofila del progetto, ha aggiudicato i lavori del lotto 2, 3 e 5, i primi a partire saranno quelli previsti nella porzione settentrionale del territorio (valore 307mila euro) e a breve partiranno anche i successivi

Con il secondo lotto vengono realizzati interventi di piantumazione di filari di alberi o arbusti, creazione pozze per anfibi o insetti, ripristino della funzionalità idraulica di lanche o fontanili, pulizia da vegetazione infestante e altre azioni di miglioramento degli habitat e di potenziamento della fruizione in 11 comuni: sei dell'Alto Mincio e quattro in aree limitrofe, esterne all'area protetta. A Ponti sul Mincio, a titolo di esempio, il canale che conduce all'antica lanca del Mincio viene riqualificato con la creazione di un doppio filare lungo la sua estensione, con pulizia da robinia e sostituzione con specie baccifere, con la posa di un parapetto sulla paratoia di attraversamento della lanca e con la creazione di una piccola passerella di osservazione delle rare e autoctone testuggini palustri europee e a Monzambano si creeranno una nuova pozza per anfibi e una passerella di osservazione avifauna affacciata su un'area umida. Altri interventi interesseranno Volta Mantovana, Goito, Porto Mantovano. Fuori Parco, a Castiglione delle Stiviere in località Valle si attueranno interventi nella prateria umida a favore della conservazione di Viola elatior, pianta rarissima e minacciata in Italia, presente nelle Liste rosse di numerosi paesi europei; di creazione di pozze per l'ovideposizione di un particolare tipo di libellula, e di conservazione del bosco. E, ancora: lavori a Monte Medolano e relativo fontanile, lungo il fiume Chiese a Casalmoro e a Castellucchio lungo l'Osone e a Rodigo lungo la Seriola Marchionale, porte d'ingresso nelle Valli del Mincio, dove si interviene con sistemazione di sponde franate con massi di dimensioni consistenti e con rinverdimento sponde con specie palustri, finalizzate a esercitare un parziale filtraggio dei limi.

Rilevanti le tecniche adottate dal punto di vista della sostenibilità del progetto: tutti i rinverdimenti saranno operati con specie tipiche locali (anche con bacche per incrementare l'offerta per la fauna), per gli arredi lignei si utilizzerà legno di castagno trattato con oli e sali biologici e viene del tutto messa al bando la plastica: le nuove nicchie ecologiche  verranno impermeabilizzate ricorrendo a tecniche eco-compatibili, il materiale utilizzato per gli shelter e per le stuoie pacciamanti per le nuove piantumazioni sarà biodegradabile e altrettanto per i tubi di irrigazione sotto-zolla.

 

Viola elatior, pianta rarissima presente a Castiglione delle Stiviere in loc. Valle: un intervento la tutelerà
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Risagomatura sponde Osone: permetterà di ridurre l'apporto di limi nelle Valli del Mincio
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Tra gli interventi anche la creazione di pozze per l'ovodeposizione di insetti o per anfibi
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