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Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette

Per la macroarea 5, la porzione orientale della Lombardia, la Regione ha individuato il Parco del Mincio come soggetto gestore

(Mantova, 26 Set 18) La nuova legge di riforma delle aree protette ha modificato l'articolazione degli enti di gestione delle aree naturali regionali, riducendoli e ripartendo i territori protetti in 5 macro aree e individuando l'ente gestore del Parco come soggetto di riferimento regionale per l'esercizio delle funzioni di gestione e tutela di riserve naturali, monumenti naturali, parchi locali di interesse comunale e siti di Rete Natura 2000. 

La finalità della legge regionale (n. 28 del 17 novembre 2016) di riorganizzazione è di favorire un sistema integrato delle aree regionali protette ma anche di promuovere il completamento della rete ecologica e della rete verde regionale e di potenziare l'efficacia della governance attraverso appunto l'istituzione di "ambiti territoriali ecosistemici".

Per la macroarea 5 - la porzione Orientale della Lombardia -, la Regione ha individuato il Parco del Mincio come soggetto gestore e nel territorio assegnato – oggi di 15.942 ettari - entrano a far parte numerose aree protette. La proposta di ambito ecosistemico è stata formalizzata nell'aprile 2018 e la norma prevede che nei sei mesi successivi all'approvazione della Regione, il Parco avvii il progetto di riorganizzazione tenendo conto degli ambiti proposti.

Nel territorio della macro-area 5 rientrano dunque quattro nuove riserve naturali che sono anche siti della rete Natura 2000 e Zone di protezione speciale per l'avifauna: la Garzaia di Pomponesco,  l'Isola Boscone di Carbonara di Po, le Paludi di Ostiglia e l'Isola Boschina a Ostiglia. Si sommerebbero ulteriori 383 ettari ai 2.168 di riserva natura oggi gestiti dal Parco. Altre nuove aree classificate come Siti di Importanza Comunitaria e che rientrano nella Macroarea 5 sono il Bosco della Fontana e il Complesso Morenico di Castiglione delle Stiviere: un terzo di territorio in più di estensione (ulteriori 350 ettari di questi scrigni di natura riconosciuti in Europa). Aumenterebbero invece del 300% le aree protette con tipologia "ZPS" (Zone di protezione speciale per l'avifauna): nell'area di competenza dell'ente Parco rientrerebbero cioè, oltre alle già citate riserve naturali e Sic, anche le aree definite "espressioni antropiche e naturali del medio Po", presenti a Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia (7.222 ettari oggi facenti capo alla Provincia di Mantova). Con l'Area umida San Francesco, classificata "monumento naturale" e ubicata a Desenzano del Garda, la macro-area che potrebbe essere amministrata dal Parco del Mincio spazierebbe dal lago di Garda al Po, sul territorio delle province di Mantova e Brescia.

Per permettere di attivare la riorganizzazione, la Regione ha prorogato gli organi di gestione dell'ente Parco, che restano in carica fino al 30 giugno 2019, salvo che la riorganizzazione approvata dell'ente gestore avvenga prima di tale termine. Con i Comuni di Pomponesco, Castiglione delle Stiviere e Ostiglia, il Parco ha stipulato convenzioni per la gestione di determinati servizi.

Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette
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