Parco Naturale Regionale Monti Simbruini

(Jenne, 03 Giu 19) A volte la pazienza premia!

Il Servizio Sorveglianza ha monitorato e fotografato in questi giorni i numerosi grifoni che attraversano il cielo del Parco dei Monti Simbruini. Spesso i grifoni frequentano infatti  il territorio dell'area protetta. Sorvolano lenti le coste delle montagne e gli altipiani in larghi giri sorretti dalle "termiche ascensionali", cioè le correnti d'aria calda sfruttate dagli uccelli veleggiatori per prendere quota e sorvolare a lungo ampi territori in cerca di siti di alimentazione. I grifoni sono uccelli necrofagi, si nutrono esclusivamente di carcasse di animali già morti e che riescono ad individuare anche da notevoli altezze. Fra quelli osservati uno in particolare ha attirato l'attenzione degli esperti: si vede chiaramente nella fotografia che il grosso uccello è marcato con un'anello arancione ed uno di metallo. Questo grifone risulta essere uno degli esemplari oggetto di studio di uno specifico progetto di ricerca del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro presso la Riserva Naturale Orientata del Monte Velino. Grazie ai codici degli anelli è stato possibile risalire alla sua storia: si tratta di un maschio selvatico inanellato da personale del Reparto Biodiversità dell'Aquila nell'ottobre del 2018, nato nella colonia residente nella Riserva nella primavera dello stesso anno. I grifoni possono compiere grandi spostamenti, anche di centinaia di chilometri sia in cerca di cibo sia per colonizzare nuove aree di riproduzione.  Non dimentichiamoci mai che i nostri Parchi appenninici non sono aree isolate ma sono sempre interconnesse fra loro: orsi, lupi grifoni e molti altri animali considerano "casa" tutto l'Appennino e hanno bisogno di ampi spazi per sopravvivere. Ma non solo! In passato i guardiaparco fotografarono infatti un grifone marcato proveniente dalla Spagna. Si ricorda infine che i grifoni sono gli spazzini della natura, non sono predatori la loro presenza arricchisce la biodiversità del Parco.