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Lampascioni

I pampasciuni, nome dialettale pugliese del lampascione, è un lontano parente dell'aglio, da cui differisce però per gusto e forma. E' una pianta erbacea (Leopoldia comosa è il suo nome scientifico) diffusa nelle regioni mediterranee, con fiori violacei che sbocciano in primavera e sono persistenti fino all'estate. Ma la parte della pianta apprezzata nella tradizione culinaria dell'Alta Murgia è il bulbo che si trova sotto terra, raccolto dopo quattro anni dalla semina, simile a una piccola cipolla di sapore amarognolo. I lampascioni sono consumati quasi esclusivamente in Puglia e Basilicata, sono raccolti a mano e si prestano alla preparazione di moltissime ricette della tradizione. Possiedono, inoltre, una moltitudine di proprietà benefiche per la salute.

Apprezzato fin dai tempi degli Egizi, dei Greci e dei Romani, le sue virtù furono esaltate dal celeberrimo medico greco Galeno e da numerosi altri studiosi dell'antichità, che attribuirono a questa pianta presunte proprietà afrodisiache. E' ricco flavonoidi, potassio, calcio, fosforo, ferro, rame, manganese e magnesio, vitamine e sali minerali, e una quantità consistente di acqua e fibre. Oltre ad un basso apporto calorico (ideale dunque per mantenere la linea), possiede proprietà diuretiche, lassative, antinfiammatorie, antimicrobiche ed emollienti.
Inoltre, contribuisce a diminuire la pressione sanguigna e la percentuale di grassi nel sangue, aumenta l'appetito e stimola la digestione. Caratteristica peculiare dei lampascioni è inoltre la presenza di mucillagine, sostanza che, a contatto con l'acqua, si gonfia, producendo effetti emollienti e rinfrescanti per l'intestino, prevenendone anche la degenerazione tumorale. Possono essere serviti sia crudi, come ingredienti di insalate, sia sott'olio come antipasti, sia cotti, ingredienti di sughi tipici.

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