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Incendio al Cerreto

Si quantificano i danni

(Sassalbo, 29 Ago 17) L'incendio scoppiato la scorsa notte - il 27 agosto - sul monte La Nuda al Cerreto poteva essere pericoloso per la località turistica dell'Appennino tosco-emiliano. Le fiamme che hanno interessato il sottobosco hanno messo in pericolo il rifugio La Piella, gli impianti di risalita delle piste da sci e una bellissima porzione di bosco con Abeti autoctoni di grande valore paesaggistico ed ecologico.

L'allarme è scattato alle 19 grazie a decine di telefonate da parte di residenti e villeggianti che hanno tempestato il centralino del 115, segnalando fiamme alte levarsi dalla sommità del monte. La situazione è apparsa immediatamente difficile: nonostante l'intervento tempestivo del comando dei vigili del fuoco, nel giro di due ore il fronte dell'incendio è andato ingrossando e si stava propagando sempre più, complici le condizioni meteo caratterizzate dal forte vento e dalla scarsità di acqua in quota.

Alle 21 sul posto erano operative cinque squadre di pompieri (da Reggio e da Castelnovo Monti) e i volontari di Collagna, per un totale di una ventina di uomini. L'incendio era difficilmente raggiungibile, sia con i camion cisterna, sia con  gli elicotteri che con il buio non possono decollare. Anche i rinforzi si sono trovati nell'impossibilità di salire con i defender per il rischio troppo alto di percorrere al buio i sentieri sul crinale. Per questo, alle 21.30, la situazione è apparsa drammatica: l'ampio fronte del fuoco è arrivato a 150 metri dal rifugio La Piella, a quota 1.720 metri, proprio al termine della seggiovia, dove all'interno erano presenti i gestori. A protezione del rifugio, i pompieri si sono posizionati intorno al perimetro dello stabile, per impedire l'avanzata del rogo. Molto importante è stato il lavoro dei gestori dell' impianto di risalita Per consentire ai soccorritori si arrivare sul posto più velocemente.

Per fortuna intorno alle 22 il vento ha cambiato direzione. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono andate avanti tutta la notte e dopo 12 ore di lavoro i vigili del fuoco hanno avuto la meglio. La mattino presto sono iniziate le operazioni di bonifica con l'aiuto dell'elicottero.

Lo staff del Parco Nazionale, presente sul posto, ha seguito la situazione di momento in momento. Ora si fa la conta dei danni e già si stanno progettando gli interventi di recupero. 

"Il rogo di stanotte al Cerreto – afferma il Direttore del Parco Nazionale, Giuseppe Vignali – purtroppo conferma che ci troviamo in un momento particolarmente delicato poiché stiamo vivendo una siccità senza precedenti. I boschi sono ormai allo stremo e tutti dobbiamo vigilare poiché questa situazione delicatissima non si trasformi in un irrimediabile disastro. I boschi misti del monte La Nuda e Cima Belfiore sono un gioiello naturalistico di inestimabile valore che hanno corso l'altra notte un grande pericolo".

I pompieri durante la bonifica
I pompieri durante la bonifica
Danni dovuti all'incendio sul monte La Nuda
Danni dovuti all'incendio sul monte La Nuda
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