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Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

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La replica del Presidente Bonanno alle dichiarazioni di una parte del Consiglio direttivo

Comunicato Stampa n. 31 del 26.10.2016

(La Maddalena, 26 Ott 16) «Ho preso visione delle lamentele espresse dai fantastici consiglieri, che ancora una volta dimostrano di non saper prescindere da rancori personali giungendo ad offese gratuite dirette anche a ledere la dignità dell'individuo. È allarmante poi l'insistenza nella difesa del direttore cessato senza riportare i fatti amministrativi concreti relativamente anche ad atti contestati dagli stessi revisori dei conti, ma pare che questo non importi, che le cose si possano e si debbano fare "un tanto al chilo", come vengono! Sarà un caso ma ciò giunge dopo che lo stesso cessato direttore presenziava ai lavori del consiglio  accomodandosi negli stessi banchi del direttivo.  Non intendevo con il mio comportamento mortificare qualcuno, né mettere in discussione ciò che è evidente, neppure intendo replicare con i medesimi toni dei consiglieri in quanto il ruolo istituzionale me lo vieta.  Venendo ai fatti e trascurando questioni personali ribadisco che purtroppo, e ora ne comprendo meglio le ragioni, i consiglieri dimostrano lacune amministrative e di conoscenza specifica che non sono in conflitto con la loro permanenza in un organo direttivo. È  forse stato lo scrivente e violare le norme poste dello stesso Parco a tutela della ambiente, navigando con l'arroganza del potere in zona vietate? Su quanto fatto in questi anni dello scrivente  saranno altri a giudicarlo, ma mi chiedo cosa invece hanno prodotto i citati membri: nessuna proposta, nessuna idea ma si sono eretti censori dell'operato altrui. Dimenticano, o non comprendono, di far parte di un organo direttivo di indirizzo e programmazione per cui ciò che lamentano dovrebbero rivolgermi a loro stessi. Le decisioni che riferiscono adottate dal presidente in modo isolato, derivano dalla loro incapacità decisionale. È  ridicolo poi quanto emerso nel corso dell'ultimo consiglio dove non è stata ratificata la determinazione di nomina del direttore facente funzione, salvo poi chiedere al sottoscritto di seguire la stessa procedura per la nomina del prossimo dirigente.  Quindi tutto si riduce ad una semplice rivendicazione di potere per avere la paternità di una poltroncina? Purtroppo questa logica non posso seguirla per cultura operativa e perché ritengo che debbano essere avviate procedure trasparenti finalizzate al riconoscimento del merito, dove nessuno deve essere riconoscente ad alcuno ma tutti rispettosi delle norme. Riferiscono altresì di aver dimostrato la propria capacità decisionale nel corso dell'ultima seduta, è di questo ne sarei stato fiero. Ma purtroppo i fatti dicono diversamente: di 14 punti all'ordine del giorno previsti nelle convocazioni dei consigli direttivi, molti erano atti determinanti come il Piano per il Parco, i Beni Demaniali  - per i quali il Ministero attendeva una risposta dopo l'imbarazzante silenzio dell'Ex direttore -, la nomina della Commissione per l'individuazione della terna di direttori da mandare al Ministero per l'incarico del prossimo Dirigente del Parco, l'adozione del Fabbisogno del Personale sui progetti dell'Ente, l'adozione del Piano delle azioni positive (tanto invocato dal personale), tutti temi inevasi. Ci si è concentrati sulla bocciatura degli atti urgenti assunti dal sottoscritto, eccezion fatta per il Piano della Performance, atti  sui quale il Ministero non aveva formulato osservazioni. Vorrei anche ricordare ai consiglieri, che riferiscono di essere rimasti fuori dalla sala del consiglio senza segretario verbalizzante né personale ad ausilio, che avrebbero dovuto sollecitare al direttore di provvedere.... ah già! dimenticavo che non hanno ratificato neanche quello».

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