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Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

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Merak torna libera

(La Maddalena, 12 Ott 22) Vi ricordate di Merak? 
Merak è una Caretta caretta soccorsa dal Parco di La Maddalena e dall'Associazione SEAME Sardinia alla quale il Parco aveva affidato l'incarico di supporto per il recupero della fauna marina in difficoltà, lo scorso 2 luglio 2021.
La piccola Merak presentava un evidente segno di impatto da imbarcazione, che le aveva letteralmente amputato la parte posteriore del carapace e la pinna posteriore sinistra, rimasta ancora attaccata all'animale che, chissà da quanti giorni, se la portava a spasso con un elevato rischio di infezione.
Il Parco ha quindi consegnato l'animale alle cure del CRAMA Asinara che ha dovuto asportare i tessuti necrotici e amputare la pinna posteriore sinistra, ormai in necrosi.
Merak si è finalmente ripresa e lo scorso 7 ottobre 2022 presso il Parco Nazionale dell'Asinara è stata dinuovo rimessa in mare per tornare libera. La liberazione si è svolta anche alla presenza del Consigliere del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena - dott. Gianluca Mureddu. 
Ricordiamo che nell'arco della loro vita le tartarughe marine vanno incontro a diversi pericoli responsabili dell'alto tasso di mortalità. Trascu­rando quelli naturali, rappresentati principalmente dalla pre­dazione, quelli associati all'uomo hanno il maggior impatto negativo.Tra i pericoli cui questi animali vanno incontro, oltre alle catture accidentali negli attrezzi da pesca, agli effetti dell'inquinamento marino in tutte le sue forme, al degrado e all'impoverimento degli habitat marini e costieri, questi ultimi interessati dalla deposizione delle uova da parte di questi rettili, si riscontra anche la minaccia dovuta alle collisioni con le imbarcazioni e con le eliche, che determi­nano gravi e profonde ferite del carapace o le amputazioni degli arti, probabilmente quanto accaduto a Merak.
Per questo è fondamentale mantenere i limiti di velocità e l'attenzione sulla rotta sia per la sicurezza in mare dei natanti e dei bagnanti, che per la difesa degli animali marini che poco possono fare per evitare l'urto con le imbarcazioni.
Nell'area del Parco Nazionale di La Maddalena il limite di velocità (in zone MB) è di 15 nodi oltre i 300 m dalla costa e 7 nodi entro i 300 m dalla costa.
In caso di spiaggiamento e/o di avvistamento di tartarughe marine, delfini o altri cetacei in difficoltà, non avvicinarti troppo all'animale, evita di toccarlo e chiama subito la Capitaneria di Porto (1530) il CVFA (1515).

Merak torna libera
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