Nei pressi del ristoro, si lascia l'auto e si intercetta una strada forestale che attraversa per tutta la sua lunghezza una fitta macchia mediterranea sino a raggiungere, dopo più di 1 km, il mare in località Cala Mandriola. In questo tratto di costa affiorano peculiari depositi quarzo-arenitici di origine eolica, perlopiù sabbie, accumulate dal vento. Queste in particolare sono relitti di antichi sistemi di dune costiere, che attualmente si rinvengono in diverse altre località delle coste elbane. La loro origine è testimoniata dalle strutture sedimentarie che è possibile leggere al loro interno, qui, infatti, i singoli strati sono spessi da 5 a 25 mm e mostrano inclinazioni variabili tra i 20° ed i 25°, misure compatibili con quelle dei fianchi delle dune. è interessante notare che questi depositi sono, in parte, sommersi dal mare, denunciando con ciò una loro formazione in periodi in cui il livello marino era più basso dell'attuale, in coincidenza con le ultime fasi glaciali.