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Schiusa di Caretta caretta nel Litorale di Platamona

Ancora uno straordinario evento regalato da Madre Natura. Questa volta una schiusa di Caretta caretta, la comune tartaruga di mare, nella spiaggia di Platamona (SS)

(Porto Torres, 10 Ott 14) La prima segnalazione della presenza dei piccoli è giunta grazie a un pescatore sportivo che ha visto spuntare la tartarughina dalla spiaggia.

Ecco la cronostoria
In data del 2 ottobre alle ore 19 circa, un pescatore sportivo, mentre pescava sulla spiaggia del quinto pettine nella Marina di Sorso (SS), ha visto un piccolo di tartaruga marina uscire dalla sabbia poco distante dal punto in cui si trovava. E' stato contattato il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale che è intervenuto sul posto e hanno provveduto al rilascio del piccolo sulla spiaggia, che è arrivato in acqua in modo autonomo.

Da quel momento il Corpo Forestale ha contattato il CRAMA e l'Ente Parco Nazionale dell'Asinara. Nel frattempo ha provveduto a delimitato l'area del presunto nido, nastro segnaletico bifacciale in polietilene del Corpo Forestale, per non permettere l'accesso e mettere in sicurezza il nido. Da quel momento è stato assicurata la vigilanza sul sito 24 ore su 24.

In data di 3 ottobre il personale dell'Ente Parco in concertazione il Servizio Tutela della Natura della RAS e il personale del CRAMA, ha predisposto il piano di intervento attenendosi dove possibile al protocollo stilato in occasione della gestione della schiusa avvenuta presso Cala Sinzias (Castiadas, CA). Sempre in data del 3 Ottobre è stato segnalato agli agenti del Corpo Forestale in servizio sul sito, la presenza di altre 7 tartarughine. La segnalazione è stata fatta da una famiglia di turisti presenti in spiaggia nella giornata del 2 ottobre.

Lo staff di Crama si è adoperato per circoscrivere l'area e il nido con le reti, in conformità al Protocollo suggerito e ha monitorato il nido assieme al Corpo Forestale.

In data 4 ottobre, alle ore 19:15 si è verificata la schiusa di tre tartarughine, potendo così identificare il punto esatto del nido, e sono state monitorate fino al loro ingresso in acqua.

Nella mattinata del 5 ottobre, a partire dalle 7:40 fino alle 12:10 sono emerse 10 tartarughine dalla sabbia.

Trattandosi di una schiusa diurna, per limitare al massimo l'azione di predazione, e in pieno rispetto del protocollo, i nuovi nati sono stati tenuti al buio in contenitori termici adatti, con sabbia umida e controllati fino al rilascio che è avvenuto all'imbrunire.

Uno degli esemplari, a differenza degli altri, era più piccolo e appariva meno vitale, con le pinne atrofizzate e il guscio non perfettamente formato, è stato monitorato durante le ore di permanenza all'interno del contenitore, ma non era assolutamente in grado di muoversi in maniera autonoma e di raggiungere l'acqua del mare. E' stato perciò deciso di agire in questo modo: il piccolo è stato prelevato e posto ad una profondità di circa 20 cm sotto la sabbia in prossimità del nido, così come da protocollo suggerito dalla "Associazione Archelon" che si occupa da 30 anni della gestione dei siti di nidificazione in Grecia (1500 nidi per stagione). In questo modo vengono ripristinate le condizioni ambientali ottimali per dare all'esemplare maggiori chance di portare a termine il suo sviluppo.

Attualmente il personale dell'Ente Parco e del Crama è in continuo  contatto con la dott.ssa Laura Angius del Servizio Tutela della Natura e con la dott.ssa Sandra Hochscheid referente per LA Stazione Zoologica di Napoli.

Il personale del CRAMA ha provveduto alla compilazione nelle apposite schede gli orari, le osservazioni e i dati relativi alla schiusa di tutti gli esemplari emersi.

In data del 7 ottobre alle ore 23.30 è emersa una nuova tartarughina, che ha raggiunto il mare in modo autonomo.

In data del 8 ottobre alle ore 6.00 l'esemplare sistemato sotto la sabbia, è emerso e si è diretto verso mare in modo autonomo.

A oggi 10 ottobre non vi sono state nuove emersioni.

Schiusa di Caretta caretta nel Litorale di Platamona
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