(Manarola - sede Parco Cinque Terre, 29 Ott 19) Entrambi i lavori pubblicati rientrano nell'attività portata avanti dal Centro Studi Rischi Geologici sull'aumento del quadro conoscitivo del territorio del Parco e sull'adozione di nuovi strumenti per valutare il rischio geo-idrologico lungo i sentieri e le aree coltivate.
Nello specifico:
Gli obiettivi del lavoro sono stati il censimento e la georeferenziazione, con precisione centimetrica, di oltre 400 fenomeni franosi in tutto il Parco delle Cinque Terre e la valutazione della pericolosità per singola tratta sentieristica in base alla creazione dell'indice FLI (Footpath Landslide Index), che considera l'influenza diretta e in scala logaritmica di frane a diverso grado di intensità lungo i vari percorsi interessati dai dissesti
I risultati mostrano che la superficie ad uso agricolo attuale si è ridotta di circa 4 volte rispetto al 1954 e l'innesco di fenomeni franosi è più frequente in aree abbandonate da poco tempo.
Inoltre i fenomeni innescati lungo aree coltivate presentano una magnitudo inferiore rispetto a quelli innescati in aree abbandonate da poco/molto tempo e la fase che intercorre tra l'abbandono dei terrazzamenti e lo sviluppo di una vegetazione più fitta è quella più critica per la stabilità dei versanti
Qui li link per scaricare l'articolo https://www.mdpi.com/2073-4441/11/8/1552