(Manarola - sede Parco Cinque Terre, 22 Mag 20) Tanti alberi continuano a cadere sulle vie sentieristiche, spesso accompagnati da frequenti piccoli smottamenti. Così, anche in queste giornate di Fase 2 del Coronavirus, tra la Val di Vara ed il Parco Nazionale delle Cinque Terre, non è raro incontrare associati del Mangia Trekking impegnati a riportare alla piena fruibilità i sentieri. Si tratta di una collaborazione fattiva tra l'associazione dell'Alpinismo Lento, il Parco Nazionale delle Cinque Terre ed il Comune di Riccò del Golfo (Comune della Val di Vara che confina direttamente con quattro dei paesi delle Cinque Terre). Il lungo periodo di confinamento impone che prima vengano effettuate le attività di monitoraggio dei territori, e successivamente i lavori veri e propri. Causa forse una malattia che colpisce le piante di castagno ed una ormai abbandonata cura del bosco, l'ultima attività dell'associazione ha imposto un importante lavoro con motoseghe e zappe, nel tratto tra l'Alta via delle Cinque Terre e lo storico borgo di Carpena. Dove i volontari del Mangia Trekking, Roberto Lupi, Pierangelo Cozzani, Giorgio Berettieri e Giuliano Guerri, hanno rimosso sia molte grosse piante cadute, che diverse situazioni di possibile pericolo, riportando alla piena fruibilità quel tratto sentieristico. Continua, anche così, la ripartenza dell'alpinismo lento, per la valorizzazione turistico-ambientale dei territori e del mantenimento dei loro sentieri. Semplici attività a favore delle comunità del cammino e degli antichi insediamenti del territorio.