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Firmato l’accordo tra Ente Parco Nazionale del Circeo e il Ministero dei beni e delle attività culturali

Il Protocollo d’intesa è finalizzato alla promozione della conoscenza, della tutela, del restauro, della valorizzazione e della gestione del patrimonio culturale

(Sabaudia, 25 Apr 18) E' stato firmato ieri mattina a Roma il Protocollo d'intesa tra l'Ente Parco Nazionale del Circeo  e la Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) che dà avvio ad una preziosa collaborazione finalizzata alla promozione dello studio e della ricerca finalizzate alla conoscenza, tutela, restauro e valorizzazione, gestione del patrimonio culturale. L'accordo è stato firmato dal Direttore dell'Ente Parco Nazionale del Circeo Paolo Cassola e dal Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiBACT  Francesco Scoppola.

L'Accordo, per le sue caratteristiche senza precedenti nel panorama nazionale,  nasce dalla volontà di attivare un'azione di forte collaborazione tra le amministrazioni interessate al fine di istituire e regolamentare  le attività di studio, ricerca e formazione nell'ambito dei beni e delle attività culturali. Un'intesa che punta allo sviluppo di attività sinergiche nei diversi ambiti di comune interesse, tra cui le attività tese alla promozione dello sviluppo alla cultura del patrimonio culturale nonché alla formazione di personale specializzato e qualificato nel settore dei beni culturali. Per favorire anche l'interdisciplinarietà dei settori naturalistico e storico-archeologico. Le attività comuni mireranno inoltre, per quanto possibile, a favorire il collegamento tra educazione, ricerca, studio e lavoro nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione italiana, in particolare agli articoli 1 e 9. 

L'accordo rappresenta un importante riconoscimento del patrimonio storico, paesaggistico, naturalistico e culturale del Parco e di questi territori e dell'interesse per questo da parte del Mibact; un territorio esteso che comprende testimonianze, 14 siti archeo-storici ed emergenze architettoniche relativi ad epoche storiche diverse:

· paleoecologiche e preistoriche: la presenza umana nel territorio del Parco è attestata a partire dal Paleolitico Medio, con grotte e ripari sotto roccia esistenti lungo tutto il perimetro del Monte Circeo. Durante il Quaternario il territorio Pontino subì alterne vicende per la variazione della linea di costa, causata dai mutamenti climatici, e passò da un vasto golfo dai bassi fondali nei periodi caldi ad areali emersi più estesi di quelli attuali nei periodi delle ere glaciali. Le coste, il sottosuolo e i fondali marini conservano la storia di queste remote vicende alle quali 75.000 anni fa assistette l'uomo di Neanderthal e poi l'Homo Sapiens. 

· dal Tardo Arcaismo all'età imperiale: l'ipotesi di una fondazione storica della città di Circeii durante il regno di Tarquinio il Superbo ad opera di Arrunte, uno dei suoi figli (Liv., I, 56, 3; Dionys., IV, 63 ,1), per lungo tempo negata, sembrerebbe ora, sulla base dei più recenti risultati e ritrovamenti, dover essere rivalutata insieme alla tradizione annalistica. I tumultuosi anni seguiti al crollo dell'egemonia dei Tarquini restano di difficile definizione. Il secolo e mezzo compreso tra il foedus Cassianum e la fine della guerra Latina si articolò attorno a due grandi nodi: la difesa dai Volsci e, una volta venuta meno la necessità di mutua difesa, il confronto tra Roma e le città Latine. Modeste sono le testimonianze storiche relative al II secolo a.C.; la documentazione invece si arricchisce per il I a.C., e anche un'iscrizione del Foro di Augusto commemora il padre di Giulio Cesare come ecista (condottiero fondatore) di una colonia presso il Circeo.  Nella seconda metà del I sec. d.C., dopo lo sviluppo infrastrutturale che aveva interessato le sponde meridionali del Lago di Paola, si decise di realizzare in zona una residenza imperiale che, costruita negli anni di Domiziano, usò in parte strutture di una villa precedente, ed occupò un'area di molte decine di ettari.-

· dall'anno Mille al dominio dei Caetani (1000 -1301): il periodo di storia del Circeo tra il IV secolo e l'XI secolo risulta di grande oscurità. Per avere altre informazioni sull'antica Circeii dobbiamo aspettare il XII secolo, quando ormai il nome in uso è quello di Rocca Circea. All'inizio del XIII secolo scoppiò la rivolta di Terracina contro i Frangipane, i quali si videro strappare nel 1202 la Rocca Traversa e nel 1203 la Rocca Circea. Immediato fu l'intervento di Papa Innocenzo III, che ordinò la restituzione dei feudi. Ignoriamo l'esito dell'intervento del Papa, tuttavia nel 1207 Terracina tornò a controllare la Rocca Circea, pur sotto la supervisione dei Frangipane. Nel 1212 iniziò il periodo di insediamento dei Templari. La scelta di presidio fu confermata anche da Papa Gregorio IX, che nel 1239 ordinò ai terracinesi di realizzare, a spese della Camera, fortificazioni presso il Circeo. 

· i Caetani (1301 – 1713): ai Pironti successero per brevissimo periodo gli Annibaldi. E nel 1301 fu proprio Riccardo degli Annibaldi a vendere "tutto il castello di S.Felice [....] la località chiamata Paola e l'altra località chiamata Santa Maria della Sorresca" a Pietro Caetani, segnando l'inizio di un governo del territorio da parte di questa famiglia che durò, quasi ininterrotto, per più di 400 anni.

· Sino all'architettura razionalista delle Città di fondazione.

Le attività comuni potranno svolgersi nei seguenti ambiti:

1.     Ricerca scientifica di comune interesse;

2.     Iniziative comuni di promozione del patrimonio culturale, anche in collaborazione con enti terzi, individuati in accordo tra le parti;

3.     Attivazione di stage, tirocini curriculari e professionali nel settore dei beni culturali;

4.     Organizzazione di sopralluoghi e laboratori comuni sul campo;

5.     Attività di studio e valorizzazione del patrimonio culturale, anche in collaborazione con associazioni e enti no-profit;

6.     Redazione di progetti di formazione e ricerca;

7.     Potenziamento dell'offerta turistica regionale e sviluppo sostenibile del territorio;

8.     Attivazione di cantieri-scuola e alternanza scuola-lavoro (L.107/2015);

9.     Studio e valutazione per la partecipazione, anche in partenariato con altre istituzioni pubbliche e private, a bandi per l'accesso a fondi regionali, nazionali, europei e internazionali.

Torre Paola (foto di Marco Buonocore)
Torre Paola (foto di Marco Buonocore)
Villa Domiziano
Villa Domiziano
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