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La prima arnia con una famiglia di Apis Mellifera trasferita a Borgo Fogliano

L’attività del progetto di caratterizzazione dell'ape ligustica nel Lazio, in collaborazione con ARSIAL e IZS, è inserita nel Progetto di sistema “Insetti impollinatori: biodiversità e servizi ecosistemici”, finanziato dal Ministero

(Sabaudia, 12 Ago 21) E' stata trasferita lo scorso 9 agosto, presso un'area all'interno del Borgo di Fogliano messa a disposizione dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano, la prima arnia contenete una famiglia di Apis mellifera ligustica, detta Ape italiana, fornita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana – Unità operativa di apicoltura.

Tale attività si inserisce nell'ambito  del Progetto di sistema "Insetti impollinatori: biodiversità e servizi ecosistemici", di cui alla direttiva finanziata dal Ministero della Transazione Ecologica (già Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) per l'indirizzo delle attività dirette alla conservazione della biodiversità, che prevede da parte dell'Ente Parco la messa in campo di azioni atte a implementare la presenza dell'ape ligustica tenendo conto del contesto del Parco nazionale del Circeo con forme di coinvolgimento degli apicoltori locali.

A tal fine si è instaurata una collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana - Unità operativa di apicoltura, che assieme all'ARSIAL, ha già  sottoscritto un accordo di collaborazione per il triennio 2018-2020 (prorogato per il 2021), dal titolo "Caratterizzazione genetica e morfologica dell'Apis mellifera ligustica del Lazio", finalizzato - tra l'altro - all'individuazione di eventuali popolazioni autoctone del Lazio, alla pianificazione delle strategie per la sua conservazione in situ/on farm e in apiari sperimentali. L'Istituto, pertanto, avendo ritenuto idonea l'area indicata dal Parco, sta provvedendo a fornire famiglie di tali api certificate come ligustica.

Inoltre, per la cura di questo apiario sperimentale, l'Ente Parco ha sottoscritto un accordo con l'associazione di promozione sociale  "Gruppo Api Sparse" che ha tra le sue finalità quelle di: tutelare, promuovere e valorizzare l'apicoltura nel territorio del Lazio; salvaguardare la biodiversità regionale, delle api e di tutti gli insetti pronubi, con particolare riferimento alla preservazione dell'Apismellifera ligustica (Spinola, 1906) dei suoi endemismi locali e alla cura e tutela dell'ecosistema a esse correlato, attuando tutte le misure necessarie per la promozione di atteggiamenti ecologici e promuovendo l'adozione delle "buone prassi" in apicoltura.

Tale attività messa in campo dall'Ente Parco, assieme al piano di campionamento e analisi di matrici quali polline, miele, cera e api destinate a individuare pesticidi e inquinamento da metalli pesanti, rappresenta un importante passo per la salvaguardia di questi preziosi impollinatori che, con le varietà selvatiche, sono una ricchezza fondamentale, seppur non appariscente, per l'uomo e per la sussistenza delle attività agricole e degli ecosistemi naturali, di cui le Aree protette nazionali sono chiamate a costituire baluardo di conservazione.

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