Circeo, la Jacuzzi vietata a Malagò: il giallo della sanatoria sulle dune
L'ente Parco ha sospeso la richiesta del presidente del Coni di installare una vasca idromassaggio nella sua villa a Sabaudia: necessarie altre verifiche sulle sanatorie edilizie per i lavori svolti anni fa
(15 Giugno 2016) La Jacuzzi della discordia si trova a villa Malagò, sulle esclusive dune di Sabaudia. L'amministrazione comunale di Sabaudia e l'Ente Parco del Circeo, durante una conferenza di servizi che ha esaminato decine di istanze da parte di proprietari di immobili che insistono dell'area vincolata, si è imbattuta nella richiesta avanzata dal presidente di Coni di poter installare l'agognato idromassaggio sul lastrico solare che copre l'abitazione principale. L'istanza rimane sospesa, ed i motivi della decisione sono piuttosto «seri»: occorre verificare che l'immobile abbia ottenuto la sanatoria richiesta in occasione di lavori risalenti a molti anni fa, e che ci sia anche il nulla osta paesaggistico in sanatoria.
I lavori della villa
Sempre dal verbale pubblico della seduta celebrata lo scorso 9 giugno, si evince che i lavori oggetto della sanatoria sono relativi a modifiche prospettiche interne ed esterne, ampliamenti, e chiusura di un portico a piano terra. Tutto in assenza di autorizzazioni. Altra anomalia registrata da Parco e Comune è la carenza di elaborati progettuali da cui comprendere quali siano state le modifiche effettivamente apportate a villa Malagò. Insomma, se l'imprenditore romano dimostrerà di avere avuto la sanatoria, tutto sarà ok, altrimenti le ripercussioni dei presunti abusi edilizi saranno pesanti sono il profilo penale come quello amministrativo.
La vasca già sequestrata
L'ormai famigerata vasca era stata individuata dai rilevamenti aerei della Guardia Forestale che l'aveva sequestrata nel maggio del 2015 e i sigilli rimossi appena un mese dopo poichè le accuse di illecito non hanno retto. Ma l'odissea della Jacuzzi e della carte assenti rischia di non fermarsi.
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Fonte: Corriere della Sera
