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Morìa di pesci nel canale. Il ministro: guardia alta

Galletti: «Nel 2014 verificati gli scarichi delle case sul lago»

(26 Settembre 2017) Cosa abbia causato la morìa di pesci nel canale romano di Sabaudia a maggio di quest'anno non è ancora chiarissimo, ma di sicuro c'è stata un'alterazione delle condizioni chimiche. Di sicuro, però, il ministero dell'Ambiente «continuerà a tenersi informando, mantenendo alta l'attenzione sulla questione, anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali».
A fare chiarezza è la risposta fornita dal ministro Gian Luca Galletti all'interrogazione presentata da Ermete Realacci. I fatti risalgono alla notte tra il 6 e il 7 maggio, quando è stata scoperta un'ingente quantità di pesci morti nella zona, dicevamo, del canale romano, uno dei corsi d'acqua che collega il  lago di Paola al mare. Tra i punti su cui Realacci ha chiesto al ministro di fare chiarezza c'è anche l'inquinamento. «Tra le cause – si legge nell'interrogazione – potrebbe esserci lo scarico abusivo o irregolare di case e fabbricati nel lago o in mare, il conferimento di fitofarmaci, la presenza di tensioattivi, alghe, nitrati provenienti dalle coltivazioni agricole».
Il ministero all'epoca dei fatti si è subito attivato con l'intervento, tra gli altri, di capitaneria di porto (reparto ambientale marino), carabinieri forestali, Arpa, Parco e vigili del fuoco. I dati raccolti hanno evidenziato come in quei giorni vi sia stata un'alterazione delle condizioni chimiche, in particolare delle componenti azotate, cloro residuo libero e tensioattivi anionici. Il fenomeno, però, è stato (fortunatamente) limitato all'area compresa tra il canale romano e l'idrovora a monte. Si tratta di un episodio differente rispetto a quelli che in passato si sono già verificati nel lago, determinati anche dalle sue «caratteristiche ecologiche particolari».
Rassicurazioni infine su eventuali scarichi. Nel 2014 – dice il ministro – Arpa, guardia costiera e forestale hanno effettuato un'attività di verifica tramite traccianti fluorescenti per controllare la presenza e il funzionamento delle fognature di abitazioni e attività presenti sulle sponde del lago di Paola. «In quell'occasione, tutti gli scarichi degli insediamenti presenti – si legge – sono risultati confluire in una vasca di sollevamento, con allaccio alla pubblica fognatura».


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Fonte: Latinaoggi.eu

Un'immagine della morìa di pesci
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