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Quel sogno arabo di un resort nel Parco nazionale del Circeo

La storia bizzarra e confusa, di un progetto lanciato a Kuwait City per un esclusivo villaggio di lusso da realizzare sulle sponde del Lago di Fogliano

(02 Luglio 2016) Di Francesco Vitale

Per ora c'è l'hotel Fogliano, premiato da una ricerca di Trivago come una delle strutture di maggior pregio e fascino della costa laziale. Curioso, lo conoscono in pochi. Così come in pochi, oltre i confini del territorio pontino, sanno dell'esistenza di quel piccolo paradiso tra Parco nazionale, lago e mare a due passi da Latina, e associano quell'immagine all'esistenza delle terme, di un impianto termale. Che ha una sua incredibile, italianissima storia. Non ancora chiusa, visto che la questione risulta nella scaletta dei primi impegno della nuova amministrazione comunale. Eppure da mesi su quella striscia di costa galleggia un sogno, un sogno arabo.fatto di 855 ville e appartamenti di lusso da costruire a ridosso della vecchia area delle Terme nei pressi del Lago. C'è una società a Kuwait City che di questo sogno ha fatto un progetto, lo ha presentato, con tanto di video, di immagini mozzafiato del Parco del Circeo, con suggestioni che lasciano immaginare un porto con maxi yacht, un campo da golf, la spiaggia privata (divisa in due settori, maschi e femmine), la spa con l'acqua termale. Un investimento colossale. C'è il nome del gruppo (nelle more è emerso anche un secondo soggetto saudita, con idee analoghe), una società che si dice pronta ad investire 500 milioni di euro. Ci si può mettere in contatto con dei precisi referenti che indicano prezzi e metrature degli chalet nel parco che verrà. Vero, falso, una bufala? Non si riesce a capire, la realtà sembra stare nel mezzo e effettivamente una cordata di imprenditori sauditi ha bussato alle porte del Comune di Latina. Ma la realtà suggerisce altre chiavi di lettura. I settanta ettari sono di proprietà pubblica, solo sul 30% dell'area si possono realizzare residenze. Gli chalet di lusso contemplati nei progetti risultano affacciati su mare e sul lago di Fogliano, area protetta all'interno del Parco Nazionale. C'è puzza di imbroglio? Gli arabi ci sono o ci fanno? O pensano che i famosi petrodollari possano rimuovere ogni ostacolo? Non viene considerato poi che la società Terme è in liquidazione, che ha debito per 8 milioni di con la società Condotte e che al momento non risulta abbia sottoscritto alcun impegno con potenziali acquirenti o investitori. Ma in una conferenza stampa a Kuwait City il gruppo arabo si è detto convinto di poter completare il progetto entro la metà dal 2017. Fra un anno, insomma. Ciò che rende tutto surreale, grottesco. In poche parole, progetto irrealizzabile nei modi e nei tempi. La burocrazia e l'intreccio di leggi e divieti può risultare ostacolo insormontabile, la politica non ha nemmeno provato a sciogliere negli anni l'ingarbugliata matassa della questione Fogliano. Sarebbero potute diventare un eccezionale volano di sviluppo, quelle Terme, se solo qualcuno ci avesse creduto fino in fondo. Rappresenterebbero probabilmente una svolta determinante per il Pontino se solo qualcuno avesse la pazienza e l'intelligenza di sciogliere lacci e laccuoli, Un bel puzzle da risolvere per il sindaco Damiano Coletta


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Fonte: www.online-news.it

Lago di Fogliano
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