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Aree protette, una storia iniziata 150 anni fa negli Usa

La storia nel nostro Paese inizia nel 1922 con l’Istituzione dei primi due Parchi Nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. A questi seguirà nel 1934 il Parco Nazionale del Circeo

(02 Novembre 2017) a storia delle aree protette inizia più di 150 anni fa negli Usa con l'istituzione dello Yosemite Park (1864) e quella del Parco di Yellowstone (1872). L'avvio di questi due parchi pose i principi base che avrebbero animato l'istituzione delle future aree protette in tutto il mondo cioè, da un lato, proteggere ambienti di particolare interesse e valore, e dall'altro, avere una finalità educativa e di sensibilizzazione verso i visitatori.

I primi parchi italiani

La storia delle aree protette nel nostro Paese inizia nel 1922 con l'Istituzione dei primi due Parchi Nazionali: il Parco Nazionale d'Abruzzo e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. A questi seguirono nel 1934 il Parco Nazionale del Circeo e nel 1935 il Parco Nazionale dello Stelvio. A causa dei due conflitti mondiali ci fu una brusca interruzione nel loro fiorire e si dovrà attendere il 1968 per assistere alla loro ripresa con l'istituzione del Parco Nazionale della Calabria.
Questi primi 5 parchi storici italiani aprirono la strada a tutte le aree protette che ad oggi proteggono il nostro stupendo territorio, che vanta una diversificazione di ambienti fra le più alte in Europa.

La classificazione

Il gran fiorire di aree protette in tutto il mondo rese necessaria una loro classificazione in modo da standardizzare il più possibile le metodiche di gestione e i dialoghi internazionali. Un primo passo lo fece la IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura e delle sue risorse) individuando 10 categorie attraverso l'apposita commissione CNPPA (Commissione sui parchi nazionali e aree protette).
In Italia, un prezioso contributo fu dato da Mario Pavan (1918-2003) il quale distinse le riserve naturali in generali e particolari secondo un criterio che teneva conto del tipo di interesse (ambientale, conservazionistico, scientifico, estetico o ricreativo) e che rimane ancor oggi valido. Fra quelle generali inserì quelle integrali, quelle orientate, quelle della biosfera e le biogenetiche; quelle particolari furono suddivise in parziali e speciali.
Per quanto riguarda Pavan, a questo studioso va anche il merito di essersi impegnato, insieme al collega Fabio Clauser, nell'istituzione della prima Riserva integrale in Italia, quella di Sasso Fratino, nelle Foreste Casentinesi, avvenuta nel 1959. Una riserva integrale è un luogo dove è possibile entrare solo per motivi di studio o di sorveglianza; questo vuol dire che la natura qui ha la possibilità di mantenere i suoi processi del tutto inalterati, rimanendo lontana dai disturbi antropici.

La legge quadro 394/91 sulle aree protette

La suddivisione delle aree protette in Italia oggi fa riferimento alla legge quadro sulle aree protette, la 394/91. Questa distingue le aree protette in Parchi Nazionali, Parchi naturali Regionali e Riserve naturali (statali o regionali).
Inoltre, la legge 394/91 individua anche una zonazione interna ai parchi la quale rende più facile e ordinata la loro gestione e la convivenza con le comunità che abitano all'interno del territorio protetto. In particolare individua una zona integrale, una zona orientata, una zona di protezione e una zona di sviluppo sociale ed economico.
Ai parchi storici ne sono seguiti molti altri e nel frattempo l'Italia è entrata a far parte della rete ecologica di Natura 2000. Anche questo fu un passo importante poiché ci si rese conto che le aree protette rischiavano di isolarsi le une dalle altre, creando problemi in caso di superamento della capacità portante di quegli ambienti e rischi di ridotto flusso genico e di inbreeding (ovvero diminuzione della diversità genetica). Si decise così di unire le aree protette e di dare vita a una rete europea attraverso la creazione di corridoi ecologici in grado di agevole lo spostamento delle specie animali e vegetali fra le zone protette.

Le 3212 aree protette italiane

Attualmente le aree protette istituite nel nostro Paese sono 3212 e sono così ripartite:
24 Parchi Nazionali, 1 Parco Interregionale, 144 Parchi naturali Regionali, 30 Aree Marine Protette, 84 parchi locali di interesse sovracomunale, 57 Aree naturali protette d'interesse locale, 10 Parchi Locali, 7 Reti di Riserve, 147 Riserve Statali 423 Riserve Regionali, 51 Monumenti Naturali, 2028 Siti Rete Natura 2000, 14 Riserve Biosfera MAB e 192 aree protette di varia natura.
L'argomento è sempre in divenire e proiettato verso una maggior consapevolezza.
La mia speranza è che la protezione della natura si sleghi da ideali e politiche economici e che diventi una delle missioni principali perseguite dall'uomo.


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Fonte: www.rivistanatura.com

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