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Torna l’allarme per l’erosione. «Duna fortemente compromessa»

L’allarme del geologo Ialongo: «Occorre contrastare gli sbancamenti artificiali»

(06 Gennaio 2018) Torna l'incubo dell'erosione sul litorale di Sabaudia e il geologo Nello Ialongo lancia l'allarme: in alcuni tratti la duna è fortemente compromessa. «Da quando è stato eseguito il ripascimento rigido (scogliera e pennelli rocciosi) a Foce Verde - spiega -, la costa pontina fino al Circeo è diventata estremamente vulnerabile». La realizzazione dell'opera sarebbe stata seguita da un «forte abbassamento dei fondali», per cui la corrente marina avrebbe smantellato di luogo in luogo le barre sabbiose sottomarine e le zone dei frangenti.
«Dove ciò è avvenuto - prosegue Ialongo -, i marosi  non subiscono alcuna dissipazione della propria energia e si abbattono con la propria violenza sugli arenili e alla base delle dune. Subito dopo la costruzione dell'opera aggettante in mare sono state devastate le spiagge di Latina, ma la crisi del litorale è  progredita verso sud. Dopo uno o due anni il fenomeno si è manifestato sul litorale di Sabaudia. In alcuni tratti degli arenili di Sabaudia l'abbassamento dei fondali - aggiunge - ha fatto  emergere uno strato roccioso arenaceo, solcato da fratture, pericoloso per i bagnanti. In corrispondenza di tali tratti di mare, di fatto privi di zone frangiflutto, la duna è stata fortemente compromessa».
Una situazione ormai probabilmente inarrestabile, che ad ogni mareggiata contribuisce a creare gravi dissesti sulle dune, soprattutto a sud di Rio Martino. «I processi di erosione - spiega il geologo - sono più lievi laddove sono stati eseguiti in passato interventi di recupero delle dune. Non vi è dubbio che  la difesa delle dune comporta una migliore tenuta delle spiagge». «Da alcune settimane  sono in essere azioni molto deleterie. Sono stati osservati sbancamenti artificiali della duna, certamente prodotti da conducenti di  trattori che sono stati visti  percorrere le spiagge. Occorre fermare  con urgenza tali criminosi interventi. Non mancano leggi e regolamenti, anche comunitari, per denunciare i responsabili. È importante - conclude il geologo - anche sbarrare le piste create da ignoti per la discesa a mare dei mezzi meccanici». Un fenomeno purtroppo tutt'altro che raro e i danni sono ben visibili su alcuni tratti del litorale.


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Fonte: Latinaoggi.eu

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