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Studiare le api per svelare i segreti del Parco

L’iniziativa dell’Ente in linea con le direttive del Ministero

(05 Giugno 2018) L'utilizzo delle api come bioindicatore della qualità ambientale è una tecnica ormai rodata, e che anche l'ente Parco Nazionale del Circeo conosce bene.
Ed è proprio concentrandosi su questa tecnica che l'ente, così come disposto dalle direttive del Ministero dell'Ambiente riguardo le attività dirette alla conservazione della biodiversità, ha attivato una nuova azione di sistema (con altri Enti Parco), denominata "Piano d'azione per il biomonitoraggio ambientale delle aree protette".
Entrando nello specifico, tale azione di monitoraggio si concentrerà sul censimento della presenza di apicolture e, più in generale, della presenza di api nel territorio del Parco, così ad analizzare poi il contesto ambientale in cui sono collocate e sulle modalità di instaurazione dei primi contatti con gli apicoltori. L'obiettivo, incrociando i diversi dati ottenuti, è quello di ottenere un database conoscitivo utile per procedere alla successiva fase di raccolta dati secondo impostazioni standard concordate nell'Azione di Sistema e da attuarsi nei diverse aree protette.
Ma per farlo, l'ente ha bisogno di un soggetto a cui affidare il servizio. Gli interessati a ricevere l'invito per poi procedere con l'istanza di partecipazione possono inviare tutti i documenti necessari all'indirizzo del Parco (tutti i dati sono riportati nell'apposita sezione nella home page del sito ufficiale dell'ente). 
Le domande potranno inoltre essere inoltrate a mezzo Posta certificata (esclusivamente se si possiede una casella di posta elettronica certificata) all'indirizzo email: parconazionalecirceo@pec.it.



Fonte: Latinaoggi.eu

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