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Volantini contro Gervasi. «Intimidazione mediatica»

Solidarietà al sindaco dai consiglieri di maggioranza per le centinaia di copie di un manifesto contro il primo cittadino

(15 Agosto 2018) Centinaia di volantini contro il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, definita «inadeguata» in relazione alle problematiche che in questi mesi hanno riguardato e stanno interessando ancora il lungomare delle dune, dove la Procura è più volte intervenuta. Una «intimidazione mediatica» per i consiglieri comunali di maggioranza, che hanno inviato una nota di solidarietà al primo cittadino respingendo le accuse al mittente.
«Da giorni - scrivono - sul territorio comunale vengono distribuiti volantini in cui si accusa il Sindaco di essere inadeguato perché, a detta del firmatario, ha 'perpetrato l'atavica inerzia a non cambiare per tempo una normativa antiquata e inadeguata, con una nuova e adeguata regolamentazione delle attività economiche sul lungomare'. Il riferimento è, ovviamente, alle recenti attività disposte dalla Polizia giudiziaria. Come gruppo di maggioranza esprimiamo piena solidarietà al sindaco e condanniamo fortemente questi gesti di intimidazione mediatica. Noi consiglieri di Cittadini per Sabaudia, tra l'altro chiamati in causa nel suddetto manifesto itinerante, continueremo ad agire sempre nel rispetto della normativa vigente e della legalità, sostenendo pienamente il lavoro della Magistratura, delle Forze dell'ordine e del nostro sindaco, ma anche dei tanti operatori commerciali della città che lavorano nell'osservanza di leggi, procedure e regolamenti, in virtù di un dialogo propositivo e costante instaurato con l'Amministrazione comunale. Questa locandina non è riconducibile a una dialettica politica ma è puramente un attacco frontale volto a divulgare informazioni fallaci e populiste che nulla hanno a che far con l'attività amministrativa di questo Ente e con il rispetto della legge».
Per quanto riguarda le concessioni demaniali, i consiglieri di maggioranza sottolineano che non può esistere alcun abusivismo "di necessità". Ognuno è tenuto a rispettare quanto la sua concessione prevede e non può «in corsa cambiare rotta in maniera autonoma e senza autorizzazione». «Un simile atteggiamento - concludono - determina un illecito che in quanto tale va punito e sanzionato. Non lo diciamo noi, non lo dice il sindaco, ma lo impone la legge. È finito il tempo dei furbetti. Questo concetto deve essere ben chiaro a tutti».


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Fonte: Latinaoggi.eu

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