Parco, ecco i nuovi obiettivi
Tra le priorità la chiusura dell’iter del Piano del Parco, ma si punta anche a interventi sul territorio e la biodiversità
(31 Ottobre 2018) Tutela della biodiversità e del territorio, ma anche investimenti e promozione turistica. Sono questi gli obiettivi che il Parco nazionale del Circeo vuole raggiungere nel prossimo triennio e nei giorni scorsi il Consiglio direttivo ha approvato l'atto d'indirizzo.
Nel documento si traccia un quadro della gestione pregressa e attuale. Permangono alcune criticità irrisolte, ma – questo andando a riassumere – la situazione strutturale, con l'arrivo del direttore Cassola, è migliorata. Tra i problemi maggiori, l'esiguità della dotazione organica. Al momento ancora non è stato possibile procedere con le assunzioni necessarie e chiaramente ne risente l'operatività del Parco.
Tra i risultati raggiunti, la chiusura della Valutazione ambientale del Piano del Parco e la sua adozione – l'iter è fermo in Regione -, il progetto di contenimento del cinghiale, l'aggiudicazione di quattro progetti Life, attività di educazione ambientale e progetti di conservazione.
«Il Consiglio direttivo – si legge nel verbale – ritiene ora necessario un ulteriore scatto di crescita che sappia consolidare la nuova fase in corso, aprendo ulteriori nuovi orizzonti coerenti con la missione e le potenzialità del progetto del Parco su questi territori».
Un primo risultato da raggiungere è l'utilizzo dell'avanzo di bilancio. Fondi non spesi che potrebbero invece essere investiti sul territorio. Tra le priorità: chiusura dell'iter del Piano del Parco, completamento della pianta organica, il rispetto delle tempistiche di bilancio come richiesto dalla Corte dei Conti, ma pure «un rapporto più costante e funzionale con i carabinieri forestali» per la gestione dei beni demaniali.
Sul fronte ambientale si pensa a un progetto di contenimento sui daini (se ne stima una presenza eccessiva), a interventi sull'isola di Zannone, ma pure al sostegno alle attività agricole per arrivare a una filiera di prodotto e di marchio, andando dunque a valorizzare le risorse agroalimentari tipiche.
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Fonte: Latinaoggi.eu
