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Palme, la città cambia volto

Dal 2007 un’ecatombe a causa del punteruolo rosso, uccisi esemplari che dagli anni ‘40 caratterizzano strade e piazze

(27 Dicembre 2018) Anno dopo anno Sabaudia sta cambiando volto. Le palme che caratterizzavano alcuni scorci della città ormai non ci sono più. Sono state abbattute a causa del punteruolo rosso. Un problema che non nasce oggi: dal 2007 a oggi s'è verificata una vera e propria ecatombe. I dati sono contenuti in una relazione dei settori XI e XII, anche a seguito delle polemiche scoppiate negli ultimi mesi. Nel documento si afferma che le palme iniziano a comparire in filmati dell'Istituto Luce e in cartoline che risalgono agli anni '40. Non fanno parte, insomma, delle specie scelte in origine dai progettisti di Sabaudia.  Tuttavia, essendo presenti da quasi un secolo, rappresentano inequivocabilmente una parte della storia della città e ne caratterizzano il paesaggio da quasi ottant'anni. A metterle a rischio, dal 2007, è però il famigerato punteruolo rosso. Nel 2008 si contano – senza distinzione fra specie – 139 palme morte e 304 vive. Un leggero miglioramento, con nuove piantumazioni (40 esemplari), si registra nel 2010 dopo circa tre anni di trattamento e nuove piantumazioni. Le palme sono in totale 475: 380 sane, 33 con sintomi d'infezione e 62 morte e da smaltire. Con gli anni la moria continua, fino ad arrivare – parliamo dei dati del 2017 – a 292 palme trattate e di queste 275 vegetanti. Nel 2018, come puntualizzato nella relazione, non sono stati effettuati trattamenti per condizioni meteo avverse, poi per il rischio di incidere negativamente sull'attività di impollinazione degli "insetti utili" (api). Attualmente, per quanto riguarda le palme canariensis – è il nome della specie attaccata dal punteruolo -, ci sono 302 esemplari, di cui 26 secchi e 195 da trattare. Questo quantomeno il quadro quando è stata redatta la relazione dagli uffici. L'agronomo incaricato dal Comune ha suggerito interventi immediati sulle 195 palme compromesse, «da svolgersi nei mesi di dicembre e gennaio». La stima dei costi è di circa 155.000 euro.


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Fonte: Latinaoggi.eu

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