Presidenza del Parco. Finita l’era Benedetto
Tra i nomi in lizza quello di Antonio Ricciardi e Carlo Hausmann
(28 Dicembre 2018) Dopo dieci anni di lavoro, Gaetano Benedetto, che è stato riconfermato direttore generale del Wwf, lascerà la presidenza del Parco nazionale del Circeo. Ha terminato il mandato e ora sono scattati i 45 giorni di proroga per l'attività ordinaria in attesa che il ministro dell'Ambiente Sergio Costa firmi il decreto di nomina del nuovo presidente. Figura che, come da legge quadro sulle aree protette, «ha la legale rappresentanza dell'Ente parco, ne coordina l'attività, esplica le funzioni che gli sono delegate dal Consiglio direttivo, adotta i provvedimenti urgenti ed indifferibili che sottopone alla ratifica del Consiglio direttivo nella seduta successiva».
La nomina, stabilisce la stessa legge 394 del 1991, avviene d'intesa con i presidenti delle Regioni; per cui, nel caso di specie, d'intesa con Nicola Zingaretti. Due al momento i nomi circolati. Sono quelli di Antonio Ricciardi e Carlo Hausmann.
Il primo è un generale dei carabinieri, ex vicecomandante generale dell'Arma e alla guida dei carabinieri forestali. Nel corso della carriera ha ricoperto diversi incarichi di prestigio, tra cui il ruolo di direttore dell'Istituto Alti Studi della Difesa, comandante della scuola sottufficiali di Firenze e molti altri.
Diverso invece il profilo di Carlo Hausmann, già assessore regionale all'Agricoltura e profondo conoscitore del territorio. Dottore in Scienze Agrarie, Hausmann è esperto di sviluppo agricolo e rurale e ha svolto, tra le altre cose, attività di docenza per vari master relativi a sviluppo locale, turismo, cultura dell'alimentazione e tradizione enogastronomica.
A decidere, di concerto con il presidente della Regione, sarà ora il ministro Sergio Costa.
Tra le priorità, per l'Ente Parco, la conclusione del procedimento di approvazione del Piano del Parco. Si tratta infatti di uno strumento fondamentale per la pianificazione e la gestione del territorio, in grado finalmente di dare risposte anche a settori strategici come la zootecnia e l'agricoltura.
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Fonte: Latinaoggi.eu
