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Presidenza del Parco del Circeo. Dalla Lega “schiaffo” ai grillini

In commissione Ambiente il partito di Salvini vota “no” alla nomina di Ricciardi

(17 Gennaio 2019) Teoricamente un percorso in discesa. La nomina del nuovo presidente del Parco nazionale del Circeo, invece, sta rappresentando una spina nel fianco per il Governo gialloverde e ieri la maggioranza si è spaccata in commissione Ambiente al Senato. La discussione era relativa al parere sulla nomina del generale Antonio Ricciardi, proposto dal ministro Sergio Costa. La Lega non ha appoggiato gli alleati di Governo e la votazione si è conclusa con 13 contrari, 7 favorevoli e 2 astenuti.
Il senatore della Lega Paolo Arrigoni ha spiegato i motivi di questa spaccatura. «Prima della seduta, è stato anticipata in modo informale la non condivisione del metodo sulla proposta di candidatura». Una posizione, questa, che non riguarda dunque la figura in sé del generale Ricciardi, dell'Arma dei carabinieri, sul quale non è stata mossa alcuna osservazione. Il voto della Lega è stato compatto con quello delle opposizioni di centrodestra (Forza Italia e Fratelli d'Italia). «Si tratta di un dato politico di non poco conto. Il centrodestra - affermano i senatori di Fi Virginia Tiraboschi, Alessandra Gallone, Urania Papatheu e Alfredo Messina - non ha condiviso il metodo della scelta del nuovo presidente del Parco. Sono state evidenti le divergenze all'interno del governo e noi di Forza Italia abbiamo contribuito a farle emergere con assoluta chiarezza». Anche dai banchi del Pd la minoranza ha rincarato la dose, evidenziando soprattutto il dato politico della frattura. «La maggioranza M5s-Lega - ha detto il senatore Andrea Ferrazzi - si è spaccata in commissione Ambiente al Senato ed è stata quindi bocciata la nomina a presidente del Parco del Circeo di Antonio Ricciardi, generale di Corpo d'Armata dei Carabinieri. La Lega ha votato contro la proposta del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Nonostante l'indiscutibile profilo del candidato, ancora una volta la maggioranza si conferma spaccata su tutto. È ormai evidente che ogni qualvolta che si tratta di definire una linea politica su temi delicati come l'ambiente e lo sviluppo, la maggioranza non regge».

Dopo la bocciatura in commissione, non si è fatta attendere la presa di posizione del ministro Sergio Costa, che dice "no" a quelli che definisce i «diktat dei partiti». «Per il Parco del Circeo così come per tutti gli altri parchi - ha detto - stiamo procedendo alle nuove nomine dei presidenti, come ampiamente annunciato. Stiamo valutando decine di curricula e la logica per la scelta e per procedere alla nomina è una sola: la massima competenza unita al massimo rigore». «Non accetteremo diktat e respingeremo i tentativi di far nominare persone non adeguate a questo ruolo - aggiunge - così importante e delicato. Stiamo avviando un confronto positivo con le Regioni, con le quali firmare l'intesa, le realtà territoriali, le comunità locali, gli ambientalisti. I parchi sono da tutelare e proteggere e sono un patrimonio essenziale per tutto il paese. La politica ha il compito di nominare i migliori presidenti per la loro gestione e i partiti devono restarne fuori». Critica rispetto alla posizione della Lega la capogruppo del M5S in commissione Ambiente Patty L'Abbate. «Francamente non vediamo il senso di questo dietrofront da parte della Lega. Si è votato contro una personalità di altissima caratura professionale e con un curriculum dal valore indiscutibile. Stiamo parlando di un generale di corpo d'armata, insignito commendatore della Repubblica Italiana e che ha ricevuto dalla regina Elisabetta uno dei più alti riconoscimenti in ambito militare e che nella sua audizione in commissione ha discusso per 15 minuti dei punti critici, delle possibili risoluzioni e innovazioni per migliorare lo stato del Parco. Il Movimento 5 Stelle sceglie con meritocrazia, competenze e background».
Cosa accadrà quindi ora? Il ministro dell'Ambiente è intenzionato a riproporre il nome di Ricciardi come ha commentato alla Camera al termine del question time. «Non è una bocciatura della persona. Quindi senza puntare i piedi, ma convinto delle qualità della persona e per il curriculum che contraddistingue il suo operato, resto convinto che Antonio Ricciardi sia l'uomo più adatto a guidare il Parco nazionale del Circeo. Riproporrò il suo nome e sono sicuro che una sintesi si possa trovare». Anche perché il parere della commissione non è vincolante. «Ricciardi - ha ricordato il ministro dell'Ambiente - è una persona di grandissimo spessore ed essendo in pensione svolgerebbe il suo compito anche a costo zero, cosa che non è trascurabile ed è anche un bel segnale per una pubblica amministrazione, che ha necessità di contenere i costi. La mia linea è nota: quando si tratta di tutelare l'ambiente, non devi avere colore politico, appartenenze o agganci. Devi difendere un bene comune a beneficio dei cittadini. Per questo io cerco sempre persone con curriculum importanti, che abbiano una visione di come gestire al meglio un bene della collettività. Ricciardi interpreta perfettamente questi due ruoli». «Se poi c'è stato qualche vuoto di comunicazione, se anch'io non ho spiegato bene chi fosse Ricciardi, faccio ammenda, ma l'importante - ha concluso Costa - è andare avanti salvaguardando il territorio e l'ambiente».


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Fonte: Latinaoggi.eu

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