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Dopo l’intimidazione al Parco del Circeo, sopralluogo del ministro dell’ambiente

a solidarietà dei circoli Legambiente della provincia di Latina: la legalità in un Parco non è negoziabile

(25 Giugno 2019) Dopo il grave atto intimidatorio compiuto ai danni del Parco Nazionale del Circeo, con il posizionamento di tre taniche di gasolio davanti alla sede della direzione degli uffici dell'Ente, a Sabaudia (LT) e il rir trovamento di una busta indirizzata al Comandante dei dei Carabinieri Forestali del Parco contenente 4 cartucce a palla calibro 12 utilizzate per la caccia al cinghiale, il ministro dell'ambiente Sergio Costa ha effettuato un sopralluogo alla sede del Parco del Circeo e in una nota del ministero  si legge che «Il Ministro si è dunque recato sul posto per esprimere il proprio sostegno ai carabinieri forestali e al personale operante nel parco e condannare ancora una volta questo atto criminale».

Intanto, dopo il Wwf, anche i Circoli Legambiente della provincia di Latina: Latina-Monti Lepini, Terracina, il Circolo Intercomunale "Luigi Di Biasio" (Fondi, Monte S. Biagio, Lenola, Campodimele, Itri, Sperlonga), i Circoli di Sabaudia e "Verde Azzurro" Sud Pontino «condannano fermamente l'episodio ed esprimono tutta la loro solidarietà nei confronti del Luogotenente Alessandro Rossi dei Carabinieri Forestali, del direttore del Parco Paolo Cassola, della stazione territoriale e dell'Ente Parco. Legambiente, nel ringraziare il Corpo e l'Ente per l'incessante lavoro che viene messo in campo quotidianamente contro i reati ambientali e a favore della tutela dell'ambiente come bene comune, auspica che i responsabili dell'atto vandalico perpetrato vengano immediatamente individuati e assicurati alla giustizia, confidando nel buon operato della magistratura e delle forze dell'ordine».

Secondo i Circoli pontini di Legambiente, «La legalità in un territorio di altissimo pregio ambientale come quello del Parco del Circeo non è negoziabile, non scende a compromessi e l'associazione è pronta a sostenere la sinergia tra Parco, Carabinieri Forestali e tutti gli altri organi di polizia giudiziaria oggi coesi più che mai nell'interesse dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile del territorio».

Il Wwf torna sull'argomento con sollecitazioni alle istituzioni che sembrano rivolte anche al ministro Costa e ricorda che «L'Ente Parco Nazionale del Circeo è il soggetto istituzionalmente preposto alla tutela di uno straordinario patrimonio naturalistico di valore internazionale, come tale ha costituito un argine a innumerevoli tentativi di stravolgere quei luoghi, di alterare quei contesti ambientali e paesaggistici. Non si è trattato solo della lotta all'abusivismo edilizio e le decine di abbattimenti effettuati, o i "piani casa" con cui si è tentato di scavalcare misure di salvaguardia e pianificazioni urbanistiche, ma anche usi impropri del territorio, attività commerciali al di fuori dei limiti delle autorizzazioni, pratiche illegali che si voleva far passare per "normali".   Tutto questo lavoro svolto deve oggi trovare un momento di certezza e stabilità in tre atti concreti che nei fatti dimostrino come l'Ente Parco non sia solo e come il suo lavoro rientri pienamente in un processo condiviso e supportato da tutte le istituzioni: chiusura del Piano del Parco, chiusura del Piano di Occupazione degli Arenili, chiusura della nomina del Presidente dell'Ente».

Secondo il Panda, «L'assenza di questi atti fondamentali espone l'Ente Parco ad uno stato di incertezza e quindi di fragilità, permette di pensare che alcuni interessi possano trovare risposte positive, isola l'Ente rispetto ai dinieghi perché questi oggi si basano sulle norme di salvaguardia e non su atti di pianificazione unici e validi per tutti gli enti territoriali. Il ritardo della nomina di una presidente autorevole continua ad esporre l'Ente Parco del Circeo ad una fase di incertezza oltre che alle pressioni della politica locale condizionata da un complesso giro d'interessi che spesso sono  incompatibili con gli obblighi di tutela e le esigenze di conservazione di un'area parco. Il Wwf Italia quindi, nel ribadire la più viva solidarietà all'Ente Parco, al suo Direttore Dott. Paolo Cassola anche in rappresentanza di quanti quotidianamente operano per garantirne il suo funzionamento, al Luogotenente Alessandro Rossi quale simbolo del lavoro svolto da tutti i Carabinieri Forestali, invita fermamente le Istituzioni tutte a trasformare la loro solidarietà negli atti necessari per garantire che il ruolo del Parco sia esercitato con maggiore forza nel nome di un interesse generale da tutti sostenuto e condiviso».

 


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Fonte: greenreport.it

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