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L’Università a Villa Fogliano incassa i primi consensi Acliterra: «Eleverà il territorio a un livello superiore»

E’ dei giorni scorsi il sopralluogo effettuato nella storica dimora della famiglia Caetani dell’assessore del Comune di Latina Emilio Ranieri, dei rappresentanti dell’Agenzia del Demanio e dei docenti universitari dell’Università La Tuscia

(21 Agosto 2019) Un gioiello dimenticato e in stato di abbandono da anni che potrebbe essere salvato e tornare a nuova vita come laboratori di studi sullo sviluppo e la conservazione di specie ittiche e sulla biologia lagunare. E' dei giorni scorsi il sopralluogo effettuato all'interno del complesso di Villa Fogliano, storica dimora della famiglia Caetani, dall'assessore del Comune di Latina Emilio Ranieri, dai rappresentanti dell'Agenzia del Demanio e dai docenti universitari dell'Università La Tuscia. L'operazione di salvataggio potrebbe dunque essere legata proprio all'ateneo di Viterbo, che sembra aver mostrato grande interesse verso il complesso della Villa e verso l'ipotesi di trasformarla nella sede di uno dei suoi laboratori. Per ora si tratta soltanto di un'ipotesi, che tuttavia potrebbe aprire la strada a una riqualificazione radicale delle strutture abbandonate e a uno loro riutilizzo perfettamente in linea con il Parco. Una soluzione ancora tutta da definire e costruire ma che incassa le prime approvazioni da parte delle associazioni del territorio. Acliterra in particolare spinge proprio in questa direzione e mette a disposizione le proprie competenze per realizzare eventuali progetti nell'ambito dei bandi regionali Feamp. «È una specie di ritorno al futuro che non può che farci felici - commenta in una nota il presidente provinciale Agostino Mastrogiacomo - Il lago di Fogliano ha avuto sempre una vocazione ad essere un laboratorio di studi e non una semplice azienda di pesca valliva. Auspicavamo una scelta in questa direzione, abbiamo più volte indicato che quel nostro magnifico sito non poteva essere abbandonato, che non era questo il suo destino». «Ogni visione minimalista - aggiunge Mastrogiacomo - non è opportuna per questa nostra provincia, già isolata di suo ed in cerca di opportunità all'altezza delle sue giuste ambizioni. Il recupero del complesso di Villa Fogliano con questa speciale destinazione offre la possibilità di elevare a un livello superiore tutto il territorio, con ricadute che non possono essere altro che positive per ogni comparto legato all'agrosilvopastorale, compreso quindi il turismo di selezione. Nel fare i migliori auguri all'Università della Tuscia e all'Agenzia del Demanio - conclude - suggeriamo agli enti direttamente interessati di riferirsi anche ai bandi regionali Feamp, che sono in grado di finanziare i progetti innovativi di ricerca relativi a pesca ed ittiocoltura e noi siamo pronti a mettere a disposizione ogni nostra competenza».


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Fonte: Il Messaggero

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