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Prigionieri per due giorni nella grotta

La coppia di turisti si avventura in canoa per esplorare la zona ma le condizioni del mare peggiorano all’improvviso

(11 Settembre 2019) Si sono avventurati in canoa per esplorare le grotte del Circeo, ma il mare peggiora all'improvviso. Perciò non possono far altro che accamparsi nei pressi della Grotta dei Prigionieri sperando che le onde diminuiscano. Ciò non avviene e ieri, dopo circa due giorni – ma l'allarme non è stato lanciato subito, ndr -, la coppia è stata tratta in salvo. È domenica quando i due coniugi partono in canoa per vedere la scogliera e le grotte, nonostante l'interdizione a causa del pericolo di caduta massi. Mentre gli "escursionisti" arrivano nella zona di Quarto Caldo, il mare peggiora all'improvviso. Si alzano onde di quasi tre metri. È impossibile proseguire. I due, a quel punto, non possono fare altro che fermarsi in una spiaggetta sottostante la scogliera che rende impossibile il passaggio via terra. Sperano che le condizioni del mare possano migliorare, ma così non è. Perciò non possono tornare indietro e si accampano nella Grotta dei Prigionieri. Passano lì la notte sperando di poter riprendere al mattino le loro canoe per tornare indietro. Al mattino, però, si rendono conto che le condizioni del mare non sono migliorate. Attendono ancora qualche ora, ma poi – questo lunedì pomeriggio, avendo fortunatamente i telefoni – chiamano i carabinieri e la guardia costiera di Terracina. La motovedetta in servizio di ricerca e soccorso, coordinata dalla sala operativa della guardia costiera di Terracina, raggiunge in poco tempo la spiaggia in cui i due coniugi si sono rifugiati. La forte risacca e il mare sempre più agitato rendono però impossibile l'avvicinamento alla zona e quindi il recupero dei due malcapitati. Gli uomini della capitaneria provano finché la luce lo consente. Poi, quando arriva il buio, essendo un tratto di mare piuttosto insidioso per la presenza degli scogli, le operazioni si interrompono. Prima, ovviamente, sono stati accertati il buono stato di salute della coppia e la disponibilità di viveri. All'alba di ieri il soccorso riprende. A  operare sonoil gommone della guardia costiera di San Felice Circeo con l'ausilio della motovedetta di Terracina. Leattività si rivelano immediatamente complicatissime a causa delle condizioni del mare. Le unità navali della guardia costiera riescono subito a trarre in salvo l'uomo con l'ausilio della SpeedLine. Si tratta di una cima che viene "sparata" da bordo a terra per circa 250 metri. Per recuperare la donna, ormai terrorizzata, si tuffa un sergente della guardia costiera di Terracina. Riesce a raggiungere la spiaggia. Dopo aver fatto indossare le dotazioni di sicurezza alla donna e averla rassicurata, i due raggiungono sani e salvi l'unità navale della guardia costiera. Sebbene molto provati, i coniugi sono fortunatamente risultati in buono stato di salute e tutto si è concluso per il meglio


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Fonte: Latinaoggi.eu

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