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Educazione ambientale, riprende l'attività della Rete delle Scuole per le Buone Prassi

Il direttore Paolo Cassola: “Una preziosa azione di rete per rispondere alla grande sfida educativa e ambientale dei nostri tempi, suggerita anche dagli obiettivi dell’Agenda 2030”

(01 Ottobre 2019)  

Con l'inizio dell'anno scolastico è ripresa l'attività della Rete delle Scuole per le Buone Prassi per l'Educazione Ambientale. Nei giorni scorsi, presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale del Circeo in via Carlo Alberto 188, Sabaudia,  si è tenuto, per il quarto anno consecutivo, l'incontro di formazione e programmazione "La Rete di Scuole BPEA: condivisione di processi educativi per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030". Lo scopo del corso, rivolto ad insegnanti, Enti del territorio e associazioni che aderiscono alla Rete, è stato quello di definire e rafforzare obiettivi ed azioni condivisi, anche in relazione agli obiettivi dell'Agenda 2030, e di programmare future iniziative e nuovi progetti. Inoltre, l'iniziativa mira a rafforzare la metodologia di lavoro, le esperienze e la rete di collaborazione anche con altri enti, al fine di produrre progetti efficaci e condivisi, con scambi tra le classi di alunni coinvolti.

Come da programma, all'incontro è intervenuto Emilio Ciarlo, responsabile relazioni esterne dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, sul tema "Agenda 2030: una Costituzione per il pianeta Terra. Implicazioni e emergenze educative", e gli esperti ispettori ed educatori dell'azienda per la gestione dei rifiuti di Latina ABC, Gioia Manduzio e Filippo Serra, che hanno illustrato il programma di raccolta differenziata in atto, le strategie future prossime e il coinvolgimento delle scuole previsto. Daniele Guarneri del servizio naturalistico dell'Ente Parco, ha illustrato il progetto di citizen science "Life Samfix" che vedrà gli studenti delle scuole coinvolte, protagonisti nella ricerca scientifica per il monitoraggio dei danni prodotti dallo Xylosandrus alla vegetazione. Sono intervenuti anche i referenti di diverse associazioni del territorio, come Pangea, Italia Nostra e AIFO.

"Questo progetto a cui il Parco ha contribuito sin dai primi anni della sua gestazione, rappresenta una priorità per sviluppare e rendere sempre più ricca ed efficace la collaborazione dell'Ente con il territorio, in particolare con la comunità educativa. - ha dichiarato il direttore dell'Ente Parco, Paolo Cassola -  Un'azione di rete, di condivisione e impegno molto utile, il modo migliore per rispondere alla grande sfida educativa e ambientale dei nostri tempi, suggerita anche dagli obiettivi dell'Agenda 2030"

IL PROGETTO 

La Rete delle scuole per le Buone Pratiche per l'Educazione Ambientale, è coordinata dalla scuola capofila Giuseppe Giuliano di Latina, e comprende le scuole - I.C.n.5 via Tasso di latina - Liceo Scientifico Majorana di Latina, I.C. n.7 via Bachelet di Latina - I.C. Frezzotti/Corradini di Latina - I.C. Donna Lelia Caetani di Latina Scalo - I.C. Volta di Latina - I.C. XII Borgo Faiti - I.C. Vito Fabiano di Borgo Sabotino, - I.C. Giulio Cesare di Sabaudia – a cui collaborano l'Ente Parco del Circeo, il Comune di Sermoneta, il Comune di Latina e molte le associazioni tra cui Legambiente Arcobaleno Pontino, Italia Nostra, Domus Mea Latina, Istituto Pangea Onlus, AIFO. La rete si è costituita ufficialmente nell'anno scolastico 2015/2016 ed è il risultato di sette anni di lavoro e collaborazioni tra le scuole e l'Ente Parco con scambi di esperienze tra alunni, corsi di aggiornamento, eventi ed uscite sul territorio ed in particolare al Parco Nazionale del Circeo. Una realtà in continua espansione, aperta a tutte le associazioni, Enti e scuole del territorio.

Tra gli obiettivi della Rete, come da Protocollo d'intesa:

  • Realizzare scambi di tutoraggio fra pari, sulle esperienze fatte e le competenze acquisite per tutte le componenti della scuola aderenti alla Rete, in orizzontale (fra vari ordini di scuola) e in verticale (fra ordini di scuola contigui)

  • Sostenere la progettazione di itinerari formativi specifici riferiti alle buone prassi per garantire la diffusione nelle scuole di modelli formativi coerenti e funzionali a obiettivi di apprendimento e comportamenti comuni, attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche.

  • Prevedere l'interazione con soggetti qualificati, con gli enti locali e associazioni, società e cooperative del territorio.

Gli ambiti su cui si sta lavorando al fine di sperimentare, sviluppare e sistematizzare buone pratiche, con particolare riferimento agli obiettivi dell'Agenda 2030, sono: la gestione dei rifiuti nelle sedi scolastiche e promozione della raccolta differenziata e la strategia rifiuti 0, la gestione della risorsa acqua con l'abbattimento dell'uso della plastica, l'efficientamento energetico, il miglioramento della mobilità (relativa alla scuola), la tutela della biodiversità e del paesaggio.



 


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Fonte: Parks.it

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