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Un sentiero per ricordare lo scempio

Il Parco nazionale porta avanti l’idea del percorso della legalità in una delle zone simbolo del “Sacco del Circeo”

(03 Gennaio 2020) Del sentiero della legalità, a San Felice Circeo, se ne parla da anni. Dovrebbe essererealizzato a Quarto Caldo, sul promontorio, per ricordare lo scempio urbanistico del "Sacco del Circeo". Ora quest'idea dovrebbepresto diventare realtà. IlParco nazionale, con unadetermina deldirettorePaolo Cassola, il 31 dicembre ha infatti impegnato 40mila euro per dare concretezza a quanto messo nero su bianco nell'atto d'indirizzo programmatico per il bilancio di previsione 2019 e pluriennale 2019-2021. Nell'atto amministrativo si ripercorre lastoria diquesta vicenda, conclusasi dopo quasi mezzo secolo con l'abbattimento degli scheletri di via delle Batterie, ritenuti "simbolo"dello scempio. Un evento, quest'ultimo, dalforte valore simbolico. È il 1973 quando il Comune di San Felice Circeo rilascia una licenza edilizia che dàil via all'edifi cazione in via delle Batterie, nell'area di Quarto Caldo: una zona di

enorme pregio ambientale, nonché una delle aree più belle del paese. A distanza di tre anni, anno in cui scoppierà la bomba del "Sac co del Circeo"che porterà al sequestro di numerosi cantieri, il Comune annulla le licenze e dispone gliabbattimenti. Gliimmobili, dei quali è stato realizzato solo il rustico, cambiano proprietà più volte. Viene tentata la strada del condono edilizio e al Comune viene chiesto pure di autorizzare il completamento delle quattro strutture (per un totale di 21 appartamenti).Il «no»ècategorico, con rinnovo dell'ordinanza di abbattimento. I privati si rivolgono al Tar,che nel 2000 concedela sospensiva dell'ordinanza di demolizione. Ilricorso vienedichiarato perento (decaduto) nel 2010 e allora riprendono leoperazioni per dar seguito agli abbattimenti. Il Parco dàil suocontributo trovando le risorse finanziarie col Ministero. È il 2012 quando le ruspe cominciano a buttare giù gli scheletri. Non mancherannointoppi burocratici eritardi, maalla fineverranno totalmente demoliti. Il Parco è praticamente da subito intenzionato a realizzare que

sto sentiero della legalità. Un'ini ziativa che rientra in un progetto di«comunicazione evalorizzazione di un'immagine positiva e proattiva dell'Ente Parco anche sui temi dell'educazione alla legalità come attivitàpedagogica e sociale coerente con l'operato dell'Ente sul territorio a tutela dell'ambiente come bene comune di inestimabile valore per la biodi

versità». Il Consiglio Direttivo, a ottobre di due anni fa, aveva già formulatola volontàdirealizzare questo sentiero per creare una memoria storica e«per il ristabilimento dei principi di legalità che di bonifica dei siti interessati da quello sciagurato progetto di cementificazione». Ora arriva l'atto del direttore per mettere a disposizione i soldi necessari.l


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Fonte: Latinaoggi.eu

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