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Al Circeo "nessuna mattanza di daini"

Il Parco risponde agli animalisti e spiega le ragioni della riduzione del 30%

(10 Gennaio 2020)

Al Parco nazionale del Circeo "non è prevista e mai sarà prevista una 'mattanza' di daini e nessun cacciatore o sele-controllore sparerà mai dentro l'area protetta". Lo assicura il Parco in relazione alla notizia di 350 daini che, secondo quanto riferisce l'Ente nazionale protezione animali, "verranno presto uccisi in base al 'Piano di gestione del daino' approvato dal parco nazionale del Circeo che prevede la riduzione della popolazione del 30%".

La situazione creatasi nel tempo nella foresta del Circeo (Riserva della Biosfera tutelata dall'Unesco) "con il sovrannumero di daini e i dannosi effetti collaterali su flora, fauna, sicurezza e altro, ha imposto una definitiva e chiara assunzione di responsabilità dell'Ente Parco per affrontare la problematica dell'espansione della popolazione di daini all'interno della Foresta Demaniale" spiega l'Ente. Il Parco quindi - seguendo le indicazioni di un autorevole istituto scientifico come l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) riportate nelle 'Linee guida della gestione degli Ungulati – Cervidi e Bovidi' - ha fatto redigere un apposito Piano di gestione di controllo" che ha avuto il parere positivo del ministero dell'Ambiente". Parere favorevole è stato espresso anche dalla Regione Lazio. La popolazione di daino attualmente presente, spiega il Parco, "è destinata ad un aumento numerico e ad un'espansione dell'areale, con conseguenze distruttive e irreparabili" sia sulla vegetazione, su parte della popolazione animale, sia sugli aspetti di carattere socio-economico e sulla sicurezza. Per questi motivi, "anche da noi, si è reso necessario programmare azioni di contenimento della popolazione intervenendo attraverso un prelievo pari ad almeno il 30% della sua consistenza, considerata la capacità di crescita della stessa". Con la determina n.226 del 30/12/2019, l'Ente Parco ha dato quindi il via alla fase attuativa del piano gestionale, impegnando la somma totale di 195mila euro (170mila sul capitolo "interventi di miglioramento, tutela, recupero e bonifica ambientale + 25mila sul capitolo "realizzazioni aree faunistiche per contenimento daino e cinghiale"), bilancio approvato dal Ministero dell'Ambiente: "un costo elevato - osserva il Parco - ma, in linea con la complessità degli interventi previsti e necessario per sanare le conseguenze di passati e scorretti interventi di gestione da parte dell'uomo".

L'Enpa afferma tuttavia che "soluzioni alternative e non cruente sono ancora possibili" e per questo invita il presidente del Parco a vagliare altre possibilità dopo aver promnosso un censimento della popolazione dei daini. "Ricordiamo che il ricorso all'uccisione di animali per il contenimento delle popolazioni viene messa in atto dai parchi italiani e più in generale in tutta Italia da oltre vent'anni senza aver mai portato nessun risultato. E' ora di prendere atto di questo fallimento – afferma l'Enpa - e, in sinergia con i Ministeri interessati, iniziare a percorrere strade innovative ed efficaci. Una di queste è rappresentata dal progetto di ricerca che prevede la sperimentazione del farmaco immunocontraccettivo Gonacon, che interviene sul controllo delle nascite, favorendo un calo numerico. Questa tecnica, utilizzata all'estero, ha dato ottimi risultati". Il parco nazionale del Circeo rappresenta un bene prezioso per la biodiversità e un importante punto di riferimento per i cittadini e oggi si trova sotto accatto di bracconieri e speculatori. Anche per questo è diventato ancora più importante iniziare a cambiare rotta subito, e imboccare la strada dell'innovazione, applicando tutte le misure efficaci e non cruente già a disposizione dei parchi italiani.




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Fonte: ANSA

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