Vai alla home di Parks.it
 

Circeo, parte la petizione contro la mattanza dei daini su Change.org

In due giorni sono stati raccolte 2461 firme

(12 Gennaio 2020)

Non è piaciuto a molti il comunicato del Parco del Circeo sulla rimozione dei daini. L'Ente Parco ha scritto che "nessuno sparerà nell'area protetta". A questo l'ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, risponde citando il "Piano gestionale di controllo del daino nella foresta demaniale del Parco del Circeo", approvato nel 2017 dal consiglio direttivo dell'Ente. L'unico voto contrario è stato proprio quello di Vigorelli.

Ma l'ex primo cittadino non è l'unico a contrastare l'operazione che costerà 170mila euro. Alcuni cittadini hanno infatti creato una petizione proprio per fermare quella che, al contrario dell'Ente, chiamano una mattanza. Si può trovare e firmare ovviamente sul sito Change.org. "Facciamo appello – si legge sulla petizione – affinché venga ritirata in autotutela la Determinazione del direttore n°226 del 30/12/2019  avente come oggetto la fase attuativa di spesa per 170.000 per la soppressione di 350 daini in base al Piano gestionale di controllo del daino nella foresta demaniale".

In due giorni sono stati raccolte 2461 firme. La questione è molto sentita quindi e in tanti vorrebbero capire bene come saranno trattati gli animali e il loro destino. L'Ente Parco ha spiegato che la popolazione dei daini è cresciuta tanto da mettere a rischio altre specie animali e vegetali dell'area che vanno tutelate. Il Piano inoltre, sebbene preveda effettivamente l'abbattimento selettivo, lo considera almeno nelle linee guida, soltanto un'ipotesi, un'ultima possibilità. Il metodo che sarà utilizzato per la maggior parte degli animali sarà invece la cattura tramite "corral movibile" considerato "il metodo più indicato ed efficace per la gestione del daino all'interno della foresta demaniale e pertanto (queste catture,ndr), dovranno essere messe in atto in via prioritaria".

"Tuttavia – continua il Piano – risulta opportuno non escludere dal presente Piano la possibilità di ricorrere a tecniche di controllo quali l'abbattimento selettivo, ovvero di telenarcosi, da postazione fissa, poiché in alcuni casi, stante le necessarie misure di sicurezza, potrà ritenersi necessario utilizzare tale tecnica anche in considerazione del verificarsi di eventi non prevedibili in cui non si possa far ricorso alla cattura tramite corral".

I "corral" sono recinzioni a imbuto, il daino vi entra ma non può uscirne. Gli esemplari così catturati saranno macellati o destinati all'allevamento. E' vero anche, come si legge ancora nel Piano, che "qualora la gestione degli animali vivi sia eccessivamente dispendiosa sia in termini di procedimenti da mettere in atto, costi che di organizzazione delle attività, si può prevedere di abbattere i capi catturati all'interno dei corral, ovvero traslocandoli nelle recinzioni fisse dove procedere all'abbattimento mediante sparo con tiro con arma a canna rigata munita di cannocchiale di mira". Insomma il Piano prevede tante ipotesi che però, in quella fase non erano ancora state decise. Gli animalisti e tanti cittadini chiedono ora spiegazioni.






Scarica

Fonte: Latinacorriere.it

share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente Parco Nazionale del Circeo