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Tutti uniti per salvare i daini del Parco del Circeo. La questione potrebbe arrivare al Tar

Le scelte contenute nel piano di abbattimento del daino e, soprattutto, la sua attuazione non smettono di tenere alta l’attenzione.

(13 Gennaio 2020)  

Le scelte contenute nel piano di abbattimento del daino e, soprattutto, la sua attuazione non smettono di tenere alta l'attenzione.

Nonostante il parco abbia spiegato che non si tratta di una mattanza ma di un'azione necessaria per contenere la diffusione della specie che sta provocando danni sia sotto il profilo ambientale che della sicurezza dei cittadini, il dissenso avanza.

Il Partito Animalista Italiano è pronto a mettere in campo con un ricorso al Tar contro il piano di contenimento dei daini.

Le valutazioni sono in corso e il partito ha dato mandato ai propri legali per adire le autorità competenti per richiedere un provvedimento d'urgenza contro la decisione di abbattimento dei daini in eccesso.

Il Partito Animalista ha richiesto le immediate dimissione del direttivo del Parco che, come sembrerebbe emergere dalle notizie di questi giorni, "non si è adoperato in tempo per evitare questa situazione e gestire o monitorare  il corretto numero di daini, che non si moltiplicano per caso tutto d'un tratto".

"Ci rammarica infine la posizione che pare assunta da chi si occupa della protezione degli animali da anni nel nostro Paese che, invero, pare coincidere con quella del Parco, con ciò ricordando come la missione per statuti sia quella 'costruire un mondo in cui l'uomo possa vivere in armonia con la natura'. Uccidere degli animali vittime della negligenza umana ci sembra andare in senso contrario", si legge in una nota del Partito animalista italiano.



 


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Fonte: LQ Latina Quotidiano

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