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Alla scoperta dei laghi costieri italiani: un po' di curiosità

Un nuovo ripasso di geografia dopo gli articoli sui mari, sui monti, sui fiumi e sui laghi d'Italia. Stavolta parliamo dei laghi costieri. In cosa si differenziano dagli altri laghi, e quali sono?

(13 Maggio 2020)  

I litorali bassi e sabbiosi vicini alle foci dei fiumi sono le zone in cui possono originarsi i laghi costieri e gli stagni salmastri. I corsi d'acqua infatti trasportano materiali in continuazione ma la forza del mare contrasta la loro dispersione, i sedimenti si depositano creando lunghe lingue di sabbia e fango parallele alla costa. Questi cordoni litoranei generano lagune, laghi costieri o stagni.

Lago, stagno o palude?

La differenza fra lago e stagno o palude sta nell'estensione e nella profondità. Le caratteristiche dei laghi costieri li pongono in molti casi ai limiti della categoria, perché sono in genere poco profondi. I bacini costieri italiani quindi sono sempre in bilico fra la denominazione di lago, laguna, stagno.

Sono ambienti con caratteristiche molto particolari in cui i sedimenti, la salinità, la temperatura, la morfologia sono variabili e in continuo divenire. Ciò condiziona il popolamento vegetale e animale creando ambienti estremi, in cui solo le specie con particolari adattamenti fisiologici possono vivere.

L'urbanizzazione ha eliminato molte zone umide

Le zone umide che un tempo si susseguivano lungo le nostre coste sono in gran parte sparite a causa delle bonifiche, dell'urbanizzazione, del turismo e dell'industrializzazione. Solo negli ultimi decenni si è iniziato a prendere coscienza dell'importanza di questi ambienti. La Convenzione di Ramsar sulle Zone Umide del 1971 è stato il primo accordo internazionale per la loro salvaguardia.

Quali sono i laghi costieri italiani?

Ma quali sono i laghi costieri italiani? Partendo dalle coste adriatiche settentrionali sono presenti numerosi stagni costieri connessi alle grandi lagune di Grado-Marano e Venezia-Chioggia. Lungo il delta del Po, verso Ravenna, troviamo aree paludose e stagni salmastri.
Le Valli di Comacchio sono un bacino molto esteso modificato dall'uomo per la pesca, così come Valle Bertuzzi presso il Lido di Volano.

La laguna di Orbetello.

I primi veri laghi costieri dell'Adriatico sono in Puglia, il lago di Lesina, dalla superficie di più di 50 kmq e quello di Varano, di circa 60 kmq. Entrambi si trovano al margine settentrionale del Gargano.

Sempre in Puglia, vicino a Otranto si trovano i Laghi Alimini, collegati fra loro e il Lago Salinella presso la foce del Bradano. Sulla costa tirrenica le estese bonifiche del passato hanno ridotto enormemente il numero di laghi e stagni costieri.

In Toscana presso Pisa si trova il lago di Massaciuccoli, scendendo più a sud si incontra la laguna di Orbetello, in provincia di Grosseto, e il lago di Burano vicino a Capalbio.

Nel Lazio, presso Sabaudia sono ancora presenti quattro laghi costieri: il lago di Sabaudia (chiamato anche di Paola), il lago di Caprolace, quello di Monaci e quello di Fogliano, il più esteso. Sono all'interno del Parco Nazionale del Circeo per la loro grande importanza naturalistica. In Campania nell'area dei Campi Flegrei si trovano i piccoli laghi di Fusaro e Patria.

In Sicilia troviamo il lago Biviere presso Gela e i pantani di Pachino. In Sardegna si trovano molte aree salmastre costiere che più che veri laghi sono ampi stagni che si prosciugano nella stagione estiva.

 






 


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Fonte: www.ilmeteo.net

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