(22 Giugno 2020)
Il coronavirus prima e il lockdown dopo, ci hanno costretti a stare chiusi per circa 2 mesi dentro casa, divisi tra la paura del contagio e quella voglia di libertà, ci hanno costretti a ridisegnare la nostra quotidianità, a riscoprire la bellezza delle piccole cose, a non dare nulla per scontato. Ma, soprattutto, ci hanno spinto a cercare soluzioni creative per problemi che, all'apparenza sembravano insormontabili.
Uno tra questi è sicuramente il dover garantire il corretto distanziamento sociale anche in spiaggia. Ma come fare? Per gli operatori del settore è un bel problema: per quanto ci si sforzi c'è sempre chi è restio all'idea di non potersi vivere la propria vacanza come vuole, bensì come deve. E ancora: come garantire il distanziamento non solo non inquinando l'immagine estetica del proprio rispettivo litorale, ma soprattutto proprio sotto il profilo strettamente ambientale?
Fonte: Il Faro