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Ambiente, ENEA: “Nuove tecnologie per la difesa delle dune costiere”

(08 Ottobre 2020)  

Sensori ad alta risoluzione, algoritmi e tecnologie di telerilevamento per la difesa e la conservazione delle coste italiane a rischio erosione. Questi gli strumenti innovativi che Ispra, Cnr, Enea e Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia mettono in campo per il monitoraggio delle dune costiere e dei fondali marini. 

Nuove tecnologie – spiega Enea in una nota – che combinano tecniche di osservazione da remoto, basate su dati acquisiti da sensori aerei ad alta risoluzione (Lidar) e iperspettrali, e misure sul luogo per la calibrazione dei dati acquisiti. I risultati dell'utilizzo di queste tecnologie sono contenuti in uno studio pubblicato sulla rivista internazionale "Remote Sensing". La ricerca – si legge nella nota – si è concentrata, in particolare, sull'analisi delle dune costiere del Circeo in provincia di Latina, nel Lazio, che sono caratterizzate da una complessa copertura di vegetazione che ne controlla stabilità, dimensione e forma rispetto ai venti dominanti. Grazie alle tecnologie messe in campo, i ricercatori hanno scattato una vera e propria "fotografia" di quest'area, da cui è stato possibile rilevare che le dune costiere rappresentano una barriera naturale all'innalzamento del livello del maree la loro vegetazione è in grado di trattenere sabbia, una risorsa naturale di valore inestimabile che scarseggia sempre di più lungo i litorali. Offrono, inoltre, un ambiente turistico e ricreativo per i cittadini, che sempre più stanno riscoprendo un interesse verso le spiagge naturali.





 


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Fonte: Il Messaggero

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