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Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

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Rane, salamandre e... serpenti

E' partito il progetto del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi per studiare rettili e anfibi: chiunque puo' collaborare nella raccolta dei dati

(Feltre, 09 Set 14) Chi ha frequentato il Parco nelle settimane scorse si sara' probabilmente imbattuto in volantini, affissi alle bacheche lungo i sentieri, con fotografie di rane, salamandre, vipere e bisce d'acqua.

Si tratta di richieste di collaborazione per partecipare ad un progetto di ricerca del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi: la redazione del nuovo "Atlante dell'erpetofauna", uno studio per stabilire quali rettili e anfibi popolano l'area protetta e quale sia la loro distribuzione sul territorio.

Uno studio analogo e' gia' stato realizzato dal Parco nel 1998 e quindi, a distanza di sedici anni, vi e' la necessita' di aggiornare i dati.

Allo stato attuale delle conoscenze la fauna del Parco include 12 specie di anfibi e 13 di rettili, un dato significativo, che corrisponde a quasi un terzo delle specie di rettili e anfibi presenti sull'intero territorio nazionale.

Il lavoro di studio sul campo e' condotto da tre erpetologi professionisti, coadiuvati dal personale del Parco e del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del CFS.

La redazione di un atlante richiede pero' un lavoro capillare sul territorio di raccolta dei dati; per questo motivo, come gia' accaduto in occasione della redazione dell'atlante degli uccelli nidificanti, realizzato qualche anno fa, il Parco chiede la collaborazione di tutti i frequentatori dell'area protetta.

Chiunque osservi anfibi o rettili nel Parco o nelle immediate vicinanze puo' inviare le sue segnalazioni all'indirizzo mail info@dolomitipark.it, indicando data, localita' e specie osservata (possibilmente con una foto).

E' importante segnalare anche le specie piu' comuni, come ad esempio rane e orbettini, perche' tutti i dati raccolti sono preziosi per la ricerca.

Va sottolineato che gli animali non vanno toccati e raccolti, e' sufficiente una fotografia.
"Nelle scorse settimane, ha dichiarato il Direttore del Parco, dr. Antonio Andrich, sono giunte ai nostri uffici molte segnalazioni di escursionisti, che desidero ringraziare per la cortese collaborazione. Mi auguro che a loro si aggiungano altri appassionati, in modo da poter incrementare la mole di dati gia' raccolta".

Il progetto ha durata biennale, quindi la raccolta dei dati proseguira' anche nel corso del 2015; i risultati saranno raccolti in un volume, la cui pubblicazione e' prevista per il 2016.

Rane, salamandre e... serpenti
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