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Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

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Ferrate della Schiara

Sul tetto del Parco, tra le crode care a Dino Buzzati

  • Percorribilità: A piedi
  • Interesse: Geologia, Panorama
  • Partenza: Case Bortot (694 m)
  • Arrivo: Cima della Schiara (2565 m)
  • Tempo di percorrenza: 1° giorno: 3 ore (salita al rif. 7° Alpini); 2° giorno: 10-11 ore
  • Difficoltà: EEA. NOTA IMPORTANTE: SI TRATTA DI PERCORSI ATTREZZATI ESTREMAMENTE IMPEGNATIVI, CON PASSAGGI ESPOSTI, CHE RICHIEDONO ADEGUATA ATTREZZATURA, PREPARAZIONE TECNICA E PSICOFISICA.
  • Dislivello: 1900 m
  • Periodo consigliato: da giugno a settembre

La Schiara, con i suoi 2.565 metri di altezza, è la cima più alta del Parco Nazionale. Pernottando al rifugio 7° Alpini è possibile esplorare, attraverso una rete di percorsi attrezzati destinati ad escursionisti esperti, adeguatamente attrezzati e preparati fisicamente e tecnicamente, le imponenti pareti dolomitiche di quella che Dino Buzzati chiamava "la montagna della mia vita".
Un anello classico è quello che concatena, partendo dal rif. 7° Alpini, le ferrate Zacchi, Berti e Piero Rossi (ex del Marmol). Dal rifugio si sale, con il sentiero CAI 503/514) fino all'arco roccioso del Porton. Qui parte la ferrata Zacchi (la più impegnativa delle tre) che, con un dislivello di 850 metri, conduce al bivacco Dalla Bernardina, al cospetto della Gusela del Vescovà. Qui inizia la ferrata Berti che, con 250 metri di dislivello, conduce in vetta alla Schiara (2.565 m) che offre un indescrivibile panorama a 360°. Si percorre quindi in discesa la cresta della Schiara fino al bivacco Marmol - Sandro Bocco, dove parte la ferrata Piero Rossi (ex Marmol) che riconduce al Porton, da dove si ritorna al rifugio.

Altre informazioni
Gusela Vescova e Burel da ferrata Berti
Gusela Vescova e Burel da ferrata Berti
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