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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

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Per non dimenticare: il parco partecipa ai 70 anni di memoria

Il Presidente Santini sarà presente venerdì 11 marzo alle celebrazioni della battaglia di Biserno e sabato 12 marzo alla manifestazione in ricordo della strage di Vallucciole

(Pratovecchio, 11 Apr 14)

 

"La mission del Parco è la tutela e la conservazione della natura, ma allo stesso tempo il nostro ruolo è anche quello di conservare il ricordo, la storia di quello che hanno vissuto le generazioni passate e i nostri territori." Con queste parole il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e  Campigna, Luca Santini, sottolinea le motivazioni che portano il Parco ad essere presente ai 70 anni di memoria in ricordo della strage di Vallucciole nel comune di  Stia e della battaglia di Biserno nel comune di Santa Sofia. "I territori protagonisti di questi eventi tragici – continua Santini -  si trovano alcuni nei comuni del Parco altri all'interno dei suoi stessi confini, partecipare a questo momento è importante perché l'attenzione su questi episodi che hanno fatto la storia delle nostre genti di montagna deve rimanere alta, saranno le parole, le immagini a farci vivere e ricordare per non dimenticare".

Luca Grisolini, storico e presidente dell'ANPI Casentino, ci riporta indietro nel tempo: "Il 13 aprile 1944 la rabbia nazifascista si scagliò contro la piccola frazione di Vallucciole, piccolo borgo privo di ogni responsabilità se non quella di aver dato nascondiglio a dei gruppi partigiani nell'autunno del 1943. 108 persone vennero trucidate senza pietà per l'unica colpa di rappresentare un avamposto tattico per la futura edificazione della Linea Gotica:il borgo fu sacrificato, come tanti altri paesini della Romagna e delle Marche, per una pura esigenza militare, senza che il ruolo dei partigiani avesse costituisse una reale causa di quel massacro. Perirono sotto le raffiche di mitra vecchi, donne e bambini: solo alcuni uomini, in quel momento ancora in Maremma per la transumanza, riuscirono a scampare all'eccidio. Quanti invece si trovavano ancora a Vallucciole, vennero prima costretti a trasportare munizioni, e poi fucilati. Il massacro dell'Aprile non ha solo il nome di Vallucciole, ma anche di Partina, Moscaio e Lonnano, tutti eccidi perpetrati per le stesse cause e che costarono alla nostra vallata più 150 vittime. Ricordare è dunque necessario, specie in onor del fatto che fra pochi mesi si rinnoveranno quelle giunte comunali che proprio grazie al sacrificio della resistenza oggi nascono e operano in un contesto di democrazia"

Le celebrazioni per Vallucciole si terranno sabato 12 aprile presso il Palagio Fiorentino di Stia a partire dalle ore 15 con i saluti del Presidente del Parco, Luca Santini, dell'Assessore dell'Unione dei Comuni Montani del Casentino, Marcello Biagini, del Presidente dell'ANPI di Arezzo Amedeo Sereni e del Presidente dell'ANPI di Santa Sofia Liviana Rossi. A partire dalle 15.30 seminario storico, giuridico e audiovisivo a 70 anni dalla strage. Interverranno Luca Grisolini, Carla Nassini, Enzo Gradassi, Andrea Rossi, Mario Spiganti e Vittorio Martinelli. Infine "la mano mi trema, il cuore mi sanguina…" lettura interpretata da Alessandra Aricò di brani tratti dal libro di Rosanna Nanni.

Durante il seminario verranno proiettati video documentari dedicati alle stragi a cura del Cred Casentino e il cortometraggio "Ogni splendido giorno " dedicato dal regista V. Martinelli alla strage di Vallucciole.

La celebrazioni continuano domenica 13 aprile con la Santa Messa presso il sacrario di Vallucciole alle ore 16.00 celebrata da Monsignor Meini.

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