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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

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Portiamo ad Expo il Casentino come valle chiusa aperta al mondo

Un incontro in contemporanea con altre dieci località toscane

(Pratovecchio, 28 Lug 14) Mercoledì 23 luglio presso la sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi a Pratovecchio ha avuto luogo  il lancio dell'Expo 2015 che si è svolto contemporaneamente in 10 località della Toscana, una serie di incontri per raccontare le diversità della Regione Toscana e riuscire a dare un'immagine unitaria, "La Toscana si racconta, un evento diffuso sul territorio".

Presente l'Assessore alle infrastrutture e ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ha sottolineato che "lo scopo di questo primo incontro è di arrivare all'appuntamento dell'expo dando a tutti i territori, anche quelli meno rilevanti, la possibilità di raccontarsi per essere parte di questo grande evento. La Toscana si presenta con eccellenze nel campo dell'agricoltura, dell'agro-ingegneria, del commercio, dell'artigianato vogliamo raccontare una Toscana in movimento, capace di innovare e proporre delle soluzioni che possano dare ulteriore slancio. La Toscana vuol dare un'opportunità a queste località più nascoste, più piccole, ma che hanno tanto da raccontare, rappresentano un vero esempio di buon vivere unito al saper fare, alla capacità di innovazione come si legge nell'arte, nella storia e nella natura di queste terre".

Molti gli spunti di riflessione emersi durante il dibattito.

Lo stesso Presidente del  Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Luca Santini,  ha sottolineato che " se siamo in questa sede a parlare di Toscana questo dimostra che vi è un cambio di attenzione verso un territorio che è stato in grado di mantenere certi valori. C'è stato un grande lavoro di cura delle nostre montagne, adesso tra le nostre priorità vi deve essere lo sviluppo socio economico e socio culturale delle popolazioni residenti per tutelare anche chi ha deciso di vivere e lavorare in queste terre. Io credo che lo sviluppo di queste aree passi attraverso due filoni principali, il turismo e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari. Se ogni comunità riesce a nutrire i propri cittadini può dare una risposta all'expo nei propri territori, attraverso l'unione dello sviluppo sostenibile al tema del buon vivere".

Il Sindaco di Pratovecchio Stia, Nicolò Caleri, ha così commentato " ringrazio la Regione per averci dato questa possibilità e penso che l'unico modo per portare all'evidenza i nostri luoghi sia quello di farci forza l'uno con l'altro. E' mancato molto la narrazione del territorio, bisogna investire ancora di più su questo aspetto".

I casentinesi ad expo porterebbero un'informazione diffusa, la possibilità di insegnare il valore del tempo a chi il tempo è abituato a bruciarlo, una comunità di antichi mestieri, la capacità di  recuperare la nostra identità che non può prescindere dal capitale naturale che ci circonda, non solo natura, ma anche le nostre tipicità.

Portiamo quindi ad Expo il Casentino come "valle chiusa" nella sua morfologia, ma aperta al mondo attraverso le sue eccellenze, che sono storiche e tradizionali ma anche produttive, artigianali, ambientali. Non tutti sanno che da qui è partita, ad esempio, la democratizzazione del web a livello planetario, o che in Casentino nascono modelli di oreficeria adottati dalle grandi griffes nel mondo, o ancora che la riserva integrale di Sasso Fratino ha tutte le carte in regola per essere inserita nel patrimonio mondiale dell'umanità Unesco. Questo è il Casentino da far vedere al mondo, perfettamente incastonato nel contesto di una Regione come la Toscana, la terra che per prima al mondo abolì per sempre la pena capitale, una regione non solo in grado di stupire per il suo passato, ma soprattutto per le sue capacità di innovare e guardare al futuro.

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