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  Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale del Gargano
Anno V - Numero 2 - Febbraio 2003

Libri Garganici

Il Gargano alle luci dell’Alba

Il Gargano alle luci dell’Alba

di Francesco Paolo Maulucci

Contro la credenza che voleva il Gargano fuori dalle grandi rotte itineranti dell’antichità e del Medioevo, l’archeologo Francesco Paolo Maulucci, attraverso le sue ricerche e i suoi studi, sta portando avanti una serie di scavi che comprovano la centralità del Gargano quale ponte fra l’Oriente e l’Occidente. Ne sono testimonianze le sue scoperte riguardanti l’esistenza di culti pagani sul Gargano, fra cui quello di Podalirio presso l’Abbazia di Pulsano, oppure la presenza di crociati presso la chiesa romanica di Santa Maria sul Monte Devio. Con la sua ultima pubblicazione: Il Gargano alle luci dell’Alba, Banca del Monte di Foggia, Claudio Grenzi Editore, Foggia 2002, l’autore va alla ricerca delle antiche tracce del cristianesimo sul Gargano, partendo dall’antica abbazia di Pulsano, dove il Maulucci ha condotto una serie di scavi archeologici, con l’intento di recuperare testimonianze della cultura materiale, sequenze stratigrafiche e strutture murarie, nonché elementi utili per la ricostruzione della originaria planimetria del complesso monastico, legando il tutto al territorio di Siponto e Monte S. Angelo all’epoca della prima cristianizzazione della Daunia. Ne è venuto fuori, così, un bellissimo libro, in cui il fascino della ricerca archeologica si lega benissimo alla voglia e alla passione dell’Autore nel far rivivere, attraverso i segni più umili e quotidiani della gente garganica, la centralità del Gargano nel processo di diffusione del cristianesimo dall’Oriente verso l’Occidente.

Il Tavoliere imbandito

Il Tavoliere imbandito

di Guido Pensato

Guido Pensato è conosciuto da tutti, specie da chi opera nel campo della cultura, quale solerte promotore e diffusore dei Beni Culturali, con lo scopo di renderli fruibili alla maggior parte della popolazione. Con la pubblicazione dell’ultimo suo volume: Il Tavoliere imbandito. La cucina della Provincia di Foggia tra Gargano e Appennino Dauno, Collana editoriale della Camera di Commercio di Foggia, Claudio Grenzi Editore, Foggia 2002, l’Autore ci presenta il variegato mondo della cucina dauna, legando il tutto agli antichi prodotti e sapori della terra di Capitanata. Ne è venuto fuori, così, un lavoro esemplare, ricco di notizie, informazioni, personaggi, suggestioni, delle nostre tradizioni alimentari, dei nostri prodotti, della nostra cucina, che è parte integrante, e non secondaria, della nostra storia e della nostra cultura. Un libro, come dice lo stesso autore, non di ricette, ma di scoperta della Capitanata attraverso gli autori che hanno parlato della nostra cucina, tracciando, così, un viaggio emblematico attraverso i prodotti tipici della gente garganica, Del resto non si conosce del tutto la gente di un posto, se non ci si siede davanti ad una tavola imbandita, dove nasce veramente l’amore per la propria terra, il senso dell’amicizia, dell’ospitalità e della solidarietà.

Memorie di guerra dall’Idroscalo

Memorie di guerra dall’Idroscalo

(lago Varano 1915-1918) di Maria Antonia Ferrante

Maria Antonia Ferrante è nata a Cagnano Varano e vive attualmente a Roma. Laureata in Psicologia e in Lettere ama rievocare, al di fuori della sua professione di psicoterapeuta, fatti e personaggi della nostra antica terra garganica, attraverso i suoi ricordi e le tracce che gli uomini di altre generazioni hanno lasciato su suolo garganico. Così è nato il volume: Memorie di guerra dall’Idroscalo (lago Varano 1915-1918), I Quaderni del Rosone, Foggia 2002, pp. 142, Euro 11,00, in cui si rievoca la storia dell’idroscalo militare di San Nicola Varano, dislocato su una piccola lingua di terra protesa nell’acqua, ad ovest del lago Varano, nel Gargano settentrionale. Nella prima guerra mondiale esso fu un centro di addestramento per piloti e per i militari che li affiancavano, centro per il recupero e la riparazione di idrovolanti e di mezzi leggeri di attacco. Da questo scalo furono effettuati numerosi voli, diurni e notturni, per esplorare le coste dalmate. L’Autrice, nel suo volume, attraverso materiale di archivio, rievoca le imprese dei militari che erano dislocati in questo idroscalo, i quali, con abnegazione e senso del dovere, seppero scrivere pagine eroiche di dedizione alla patria. Così, accanto alla nuda realtà della guerra, con la sua crudele logica per la propria sopravvivenza, l’Autrice mette in risalto sentimenti ed emozioni dei soldati, dando sfogo alla sua libera fantasia di scrittrice.