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Parco Nazionale del Gargano



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  Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale del Gargano
Anno V - Numero 3 - Marzo 2003

Libri Garganici






Il Gargano attraverso le riviste

a cura di Giuseppe Piemontese

Ciò che colpisce del Gargano è la sua biodiversità, che caratterizza in maniera uniforme il suo territorio attraverso quella molteplicità di aspetti naturali e ambientali, che fanno del Gargano uno degli ecosistemi più affascinanti e singolari del mondo. Il Parco, con le sue attività e la sua azione di valorizzazione e di fruizione culturale, sta cercando di portare all’attenzione di un vasto pubblico, tale patrimonio, anche grazie all’interessamento di vari organi di stampa fra cui giornali e riviste. Fra queste ultime dobbiamo citare alcune di grande prestigio nazionale e internazionale, come Life Magazine, QuiTouring e ViaggieSapori. In Life Magazine (Febbraio 2003) si dà spazio alla grande varietà ecosistemica del Gargano. Vi si afferma infatti che “per superficie il Parco è da considerarsi uno più grandi d’Italia, ma sicuramente unico per ricchezza di specie botaniche e faunistiche, emergenze architettoniche e geologiche, valenze archeologiche e speleologiche, di spiritualità e religiosità, di ambienti multiformi e variegati concentrati in un ambito territoriale abbastanza ristretto”. In ViaggieSapori del mese di Marzo 2003 si parla dei trabucchi del Gargano “lunghe antenne marinare che segnano il profilo della costa garganica che si snoda tra Peschici e Vieste. I casotti per la pesca, tanto cari alla storia e alle tradizioni dei due paesi e segno caratteristico del paesaggio, risalgono all’Ottocento e hanno il compito di intercettare, con le ampie reti, i flussi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa. Oggi sono tutelati e ritornano in attività grazie all’azione di salvaguardia e di valorizzazione del Parco, che li ha adottati in segno di rispetto della tradizione e dell’ambiente garganico. La rivista inoltre suggerisce di visitare tutto il Gargano, questo “universo di sapori, colori e tradizioni da esplorare, dalla costa all’interno, passando per la grandiosa Foresta Umbra sino a Monte S. Angelo, dove nel V secolo apparve l’Arcangelo Michele e dove facevano tappa nel Medioevo i Crociati, diretti in Terra Santa”. Un universo di storia, arte e religiosità popolare, che uniti alle bellezze del paesaggio fanno del Gargano una terra da scoprire e da ammirare. In QuiTouring (Marzo 2003) l’autore del servizio, Paolo Simoncelli, descrive il “piccolo borgo antico” di Mattinata, una libellula adagiata sulla costa garganica, che ha fatto del turismo la sua prima fonte di entrata economica, insieme alla qualità dei suoi prodotti fra cui l’olio di olive. Oggi giustamente Mattinata si pone al centro di un organico piano di sviluppo turistico del Gargano, con le sue bellezze naturali e con le sue tradizioni. Infatti varie sono le sue potenzialità in campo storico, artistico ed archeologico, oltre che ambientale. A tutti è nota la scoperta di orme di dinosauri sul suo territorio, che porterà ben presto ad un vero e proprio Jurassic Park, il Museo archeologico, legato alla civiltà dei Dauni, l’Abbazia di Monte Sacro, una delle più importanti del Medioevo per storia, arte e religiosità, la qualità dei suoi prodotti fra cui l’olio di olive e i caciocavalli, l’arte del merletto. Un mondo antico ma con il cuore giovane di iniziative che tendono a valorizzare tutto questo patrimonio di arte e cultura. Del resto i piccoli centri del Gargano possono avere un futuro solo se coniugano in maniera indissolubile cultura e turismo, in cui l’emarginalità venga superata dalla qualità dei servizi e dalla bontà dell’ospitalità.