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Esperti e studenti si ritrovano all'Università di Pavia e nel Parco Nazionale Gran Paradiso per la summer school sulle tecniche di studio sulla distribuzione delle specie

(Torino, 14 Set 11) E' in corso di svolgimento da lunedì, 12 settembre e fino a domenica 18 settembre la scuola estiva "Advances in Species distribution modelling in ecological studies and conservation" (Progressi nella modellizzazione della distribuzione delle specie negli studi ecologici e in conservazione), organizzata dall'Università di Pavia e dal Centro Studi Fauna Alpina del Parco Nazionale Gran Paradiso.

Alla summer school partecipano 50 fra studenti universitari, dottorandi e ricercatori, provenienti da diversi paesi europei ed extra-europei, tra cui India, Brasile e Turchia, che avranno la possibilità di interagire con i maggiori specialisti in questo campo, grazie a lezioni frontali ed esercitazioni pratiche presso l'Università di Pavia dal 12 al 16 settembre, per poi spostarsi nel fine settimana in Valsavarenche, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, per attività sul campo.

L'uso della modellistica finalizzata alla comprensione dei fattori che influenzano distribuzione e abbondanza di specie e popolazioni di animali e di piante è sempre più frequente. L'efficienza di alcuni metodi di analisi e di previsione consente di perseguire finalità di conoscenza di base e di applicazione alla gestione di grande utilità. Negli ultimi anni sono stati messi a punto algoritmi sempre più precisi da parte di naturalisti e matematici e proprio  alcuni fra i protagonisti di questa innovazione parteciperanno come docenti a questa scuola estiva.

Lo studio della distribuzione delle specie, e di come questa vari nel tempo e nello spazio, è un tema di particolare attualità in questi tempi di cambi climatici, che stanno modificando velocemente gli areali di distribuzione di molte specie animali e vegetali. "Per le aree protette il monitoraggio degli areali di distribuzione delle varie specie di interesse conservazionistico e  lo studio di come questi stanno velocemente cambiando è di cruciale importanza per indirizzare le azioni di conservazione future. In particolare in ambienti di alta montagna come quelli del Parco Nazionale Gran Paradiso, i cambiamenti climatici potrebbero ridurre di molto gli areali ottimali per specie adattate ai climi freddi, limitandole alle quote più alte" ha commentato Achaz von Hardenberg, biologo del Parco e co-organizzatore della scuola estiva, assieme al Prof. Giuseppe Bogliani dell'Università di Pavia.

Ma le applicazioni di questo tipo di modelli non si limitano allo studio degli effetti ecologici dei cambi climatici. La dottoressa Rajasri Ray, dell'Indian Institute of Science, una delle partecipanti,  si occupa per esempio di piante medicinali: la possibilità di determinare gli areali potenziali di alcune delle specie di maggior interesse applicativo consentirebbe di agevolare l'azione di studio e monitoraggio finalizzate a uno sfruttamento sostenibile delle piante stesse. La dottoressa Gurutzeta Guillera-Arroita, dell'Università di Kent in Gran Bretagna, docente della scuola, invece  si occupa di sviluppare nuovi metodi per modellizzare la distribuzione, e dunque contribuire alla conservazione, di una delle specie più minacciate sulla terra: la tigre di Sumatra, di cui si stimano meno di 300 esemplari in libertà.  

Grazie al contributo dell'Universita' di Pavia e dell'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso è stato possibile offrire un contributo per le spese di soggiorno ad alcuni partecipanti provenienti da paesi in via di sviluppo. Maggiori informazioni sul programma sono disponibili sul sito: www.speciesdistribution.org

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