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Conoscere e convivere con il lupo: in Val Soana incontro con popolazione e allevatori

(Torino, 22 Gen 14) Sabato 25 gennaio alle 15 nella Sala Consigliare del Comune di Valprato si terrà un incontro dedicato al ritorno del lupo in Val Soana, organizzato dall'Ente Parco per tranquillizzare i cittadini sulla situazione relativa alla presenza del lupo nel versante piemontese del Parco e delle possibili attività di prevenzione da mettere in atto insieme agli allevatori per convivere con questo predatore.

Il ritorno del lupo nell'alto canavese è conseguenza di una migrazione naturale, in partenza dall'Appennino ligure e dalle Alpi marittime e quindi dalle aree montane della Savoia. L'Ente Parco ha quindi ritenuto necessario continuare l'azione di informazione e coinvolgimento degli abitanti della val Soana, per sgombrare il campo a dubbi, inesattezze, paure e luoghi comuni su questa specie, protetta a livello nazionale ed europeo.

"Non è avvenuta alcuna re-introduzione da parte dell'Ente, mentre si è trattato di un ritorno spontaneo risalente ad almeno un anno fa. Nell'arco di questo periodo sono stati realizzati incontri dedicati ai residenti per spiegare il ritorno della specie, i cui spostamenti e insediamenti stabili negli ultimi 20 anni riguardano molte zone del Nord-Ovest e non solo la Val Soana, mentre i guardaparco ed il servizio scientifico dell'Ente monitorano assiduamente il branco", spiega il Presidente del Parco Italo Cerise, "l'Ente Parco inoltre, ha già provveduto, come previsto dalla Legge, a garantire le procedure di indennizzo dovute in caso di attacco di lupi al bestiame".

Il lupo non deve essere visto solo come un problema. Al contrario, se opportunamente conosciuto,  in alcune realtà montane si è dimostrato essere una risorsa a livello turistico, basti pensare al simbolo del Parco Nazionale della Majella, ma senza andare lontano, allo Spazio Lupo creato all'interno del centro visitatori del Parco in Valsavarenche o al Centro faunistico "uomini e lupi" aperto recentemente nel Parco delle Alpi Marittime, che attirano molti visitatori.

Il responsabile del servizio scientifico e veterinario del Parco Bruno Bassano: "Con l'arrivo dell'inverno la fauna si sposta nei fondovalle ed è quindi più facile percepire la presenza dei lupi, ma non c'è stata assolutamente una scomparsa di animali, che anzi in Val Soana sono e rimangono molto diffusi, l'arrivo di questo predatore ne è un chiaro segnale. Teniamo inoltre a ricordare, per rassicurare tutti i residenti e i fruitori dell'area protetta, che  non ci sono state uccisioni da parte di lupi nei confronti di umani negli ultimi 188 anni in tutto il Nord-Italia. Facendo un paragone Sono invece 50-70.000 le persone morse dai cani ogni anno, addirittura 8 sono state uccise nel 2008 secondo quanto riferito dal Ministero della Salute".

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