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Il Parco Nazionale Gran Paradiso in aiuto della Trota marmorata

(Torino, 16 Ago 16) Proseguono con successo le azioni intraprese dal Parco Nazionale Gran Paradiso nell'ambito del progetto Life+ Bioaquae per salvare la Trota marmorata all'interno dei corsi d'acqua dell'area protetta.

La Trota marmorata è un salmonide autoctono di grandi dimensioni, caratterizzato da una livrea a bande chiare e scure che le conferiscono il tipico disegno marmorizzato, in origine regina incontrastata dei torrenti alpini. A livello europeo la specie è in diminuzione, principalmente a causa della distruzione e frammentazione dell'habitat e dell'ibridazione con la Trota fario, di origine atlantica e immessa nei decenni scorsi per la pesca sportiva, e per questo segnalata dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) tra le 100 specie invasive più dannose del pianeta.

In Italia, inoltre, la Trota marmorata è inserita nella categoria di conservazione "critica" (il passaggio seguente è l'estinzione) e questo rende prioritarie le azioni rivolte alla sua conservazione.

Nel Parco, le recenti campagne di monitoraggio ittico legate al progetto LIFE+ hanno portato al ritrovamento di piccoli nuclei Trota marmorata di elevato grado di purezza all'interno dei confini dell'Area Protetta, che, grazie alla presenza di barriere ecologiche invalicabili, sono rimasti isolati e relativamente protetti dalle massicce introduzioni di Trota fario, effettuate fuori Parco, ed hanno conservato il loro patrimonio genetico specifico, dimostrando la potenzialità di adattamento della specie anche ai torrenti d'alta quota.

E' necessario quindi agire su due fronti: innanzitutto tutelare questi piccoli nuclei, forse originari o più probabilmente legati ad immissioni storiche. La trota marmorata è infatti originaria nel bacino del Po, a cui è arrivata dal Mediterraneo orientale e questa caratteristica le fa assumere un valore ecologico altissimo, per cui deve essere tutelata attraverso la salvaguardia degli esemplari presenti nella rare zone in cui è sopravvissuta alle continue immissioni di Trota fario, originaria invece dall'Oceano Atlantico.

Il secondo fronte riguarda azioni di conservazione attiva: "In alcuni corsi d'acqua del Parco è stata infatti limitata la possibilità di ibridazione tra i due salmonidi, tramite il prelievo e il trasferimento degli esemplari di Trota fario. e sono iniziate, con successo, le prime azioni di allevamento e re-immissione della Trota marmorata nei torrenti interessati dal progetto, con il rilascio sia di avannotti sia di trotelle di circa 6 cm di lunghezza", spiega Bruno Bassano, Responsabile del Servizio scientifico del Parco.

Queste azioni rientrano a pieno nel programma Life+ dell'Unione Europea che co-finanzia progetti relativi a tematiche ambientali, in questo caso legati a Natura e Biodiversità, che siano di interesse europeo e che contribuiscano a migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat in pericolo.

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