“Il Parco siamo noi": alleanza per una governance partecipata
(Assergi, 28 Set 16) Rinsaldare alleanze per costruire un nuovo modello di governance aperto alla partecipazione civica in una nuova visione: Il Parco siamo noi. In questa dimensione il forum sull'educazione alla sostenibilità ambientale dall'omonimo titolo svoltosi a Isola del Gran Sasso nei giorni scorsi, ha rilanciato le tematiche della compartecipazione delle realtà territoriali impegnate in campo ambientale, alla missione dell'Ente, gettando le basi per un ampliamento del concetto di "comunità del parco", di cui facciano parte, accanto agli amministratori, tutte quelle realtà: CEA, Associazioni, Università, istituti pubblici e privati, che sul territorio perseguono le stesse finalità del Parco ed analoghi obiettivi di sviluppo sostenibile nei campi della ricerca, della crescita culturale e del turismo natura e didattico.
Oltre al Direttore Domenico Nicoletti, che ha aperto e concluso i lavori, supportato nella gestione dell'incontro e dei tavoli da Pina Leone e Daniela Tinti del Servizio Scientifico dell'Ente, dal responsabile Federico Striglioni, che ha relazionato sullo stato dell'arte della ricerca faunistica presso l'Ente, dai rappresentati del CEA, che hanno riassunto punti di forza e criticità della gran mole di impegno e progettualità profuse nel campo dell'educazione ambientale per la società e il mondo della scuola, il forum ha visto la presenza di alcuni testimoni speciali: il poeta, scrittore e documentarista Franco Arminio, fondatore della Casa della Paesologia, e il segretario nazionale di "Cittadinanza Attiva", Antonio Gaudioso.
Presenze significative, l'una per l'impegno in difesa delle culture dei paesi e dei valori delle comunità dell'appennino, l'altra latrice di un indirizzo, condiviso dal Parco già a partire dalla collaborazione scaturita nell'alveo del "Festival della Partecipazione" dell'Aquila, che guarda al riuso dei beni demaniali inutilizzati per fini di interesse sociale. Tali beni, in un ottica di sistema, potrebbero costituire una rete di strutture utili per l'implementazione di percorsi naturalistici e di proposte culturali dedicate alla valorizzazione delle emergenze territoriali.
Nel ritornare spesso, durante il dibattito con gli operatori, sul modello del Parco "di altri" - sintetizza Nicoletti - si è ribadito più volte della necessità di un senso di appartenenza non slegato da quello della responsabilità di essere parte di un patrimonio che appartiene prima ai cittadini che lo vivono e quindi al mondo. "Il parco siamo noi" rappresenta dunque una nuova stagione di impegno, volontà e partecipazione: critica, dubbiosa, illusoria, ma alla fine partecipe e prospettica, perché anche dal conflitto, democratico e libero, nascono progetti e prospettive di volontà comune.
