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Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga



Novità


Bando di Gara

Bando di gara. Procedura aperta per la fornitura e concessione del servizio di cicloturismo nel Parco per gli anni 2010/2013

Scadenza: 25/02/2010


Bando di Gara per l'affidamento dei Servizi di Gestione del Centro Visite del Fiume Tirino con annesso Osservatorio Faunistico Provinciale di Bussi sul Tirino (PE) per gli anni 2010 - 2015

Scadenza: 18/02/2010


Avviso pubblico

Avviso pubblico per la Presentazione domande di adesione al progetto "Fruttantica", catalogazione, recupero e reintroduzione degli antichi Fruttiferi

Scadenza: 25/02/2010


Successo a Tours per i prodotti enogastronomici dei Parchi d'Abruzzo

A destra il Presidente onorario di Slow Food, Carlo Petrini visita lo stand; a sinistra il Direttore del Gran Sasso - Laga, Marcello Maranella
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A destra il Presidente onorario di Slow Food, Carlo Petrini visita lo stand; a sinistra il Direttore del Gran Sasso - Laga, Marcello Maranella

Le quattro aree protette decise a consolidare il coordinamento sperimentato in Francia

Comunicato Stampa - 04/12/2009
A Tours, dove hanno partecipato insieme ad "Euro Gusto", i Parchi d'Abruzzo hanno ottimamente figurato con l'eccellenza dei propri prodotti tipici, sperimentando il potenziale di successo insito nella valorizzazione integrata dei rispettivi patrimoni gastronomici, veri e propri ambasciatori di territori capaci di esprimere eccezionali valori ambientali e culturali.

In occasione del Salone di Tours, le principali aree protette regionali, per la prima volta nella loro storia, hanno scelto di figurare all'interno di uno stand espositivo comune, realizzando nella prassi una condivisione di intenti che ha investito diversi livelli: il piano etico, per sancire la comune necessità di rilanciare i propri territori attraverso la promozione delle potenzialità enogastronomiche locali; il piano politico, avendo dato corpo al programma dell'Abruzzo regione dei Parchi, ovvero di quella realtà geografica allargata che si identifica con l'Appennino centrale; il piano della sostenibilità, all'insegna del risparmio energetico e del contenimento dei costi: un solo pullman è partito alla volta di Tours, con a bordo le rappresentanze dei quattro Parchi.

A tal proposito il Presidente del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise, Giuseppe Rossi, tiene a sottolineare «l'importanza della piena sintonia riscontrata in questa occasione tra i Parchi abruzzesi. Vorrei dire - aggiunge Rossi - nonostante il difficilissimo momento che stanno vivendo i Parchi e che non dobbiamo sottacere, anche in queste circostanze positive. Non vorrei - riflette - che la gravissima crisi finanziaria degli Enti di gestione impedisse di proseguire in azioni promozionali tanto importanti per l'economia locale delle nostre aree protette. Sta di fatto, però, che questa positivissima esperienza comune stimolerà l'impegno di tutti a costituire un vero e proprio Coordinamento regionale dei parchi e delle riserve naturali».

Pensieri condivisi dal Direttore del Parco Gran Sasso - Laga, Marcello Maranella, che ha accompagnato i tecnici dell'Ente in Francia. «Sulla strada verso l'unità - spiega - è stato acquisito un grande risultato. Un lavoro di équipe ordinato e un'organizzazione positiva hanno consentito di innalzare il livello del confronto con gli altri Parchi nelle rispettive specificità. Tra queste, vorrei ricordare il progetto di recupero e commercializzazione della Patata Turchesa, osservata attentamente dai numerosi operatori economici e scientifici presenti».

Il Presidente del Parco Nazionale della Majella, Gianfranco Giuliante, si dice «certo che la formula della compartecipazione sperimentata a Tours possa in futuro portare grandi frutti, a vantaggio della promozione e del rilancio turistico dei territori». In tal senso, aggiunge il Presidente del Parco Regionale Sirente Velino, Nazzareno Fidanza «l'esperimento di Tours è pienamente riuscito, dimostrando che l'unione fa la forza e che il prodotto "natura" può rappresentare un fattore di distinzione della Regione Abruzzo nel mercato internazionale».


Censiti 400 camosci nel Parco Gran Sasso - Laga: positivo il trend di crescita della specie

camoscio
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Comunicato Stampa - Assergi 20/10/2009
400 camosci sono stati censiti nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, nel corso delle annuali operazioni di monitoraggio effettuate dal Servizio Scientifico dell'Ente in collaborazione con il CTA del Corpo Forestale dello Stato, con l'apporto di numerosi volontari e con la partecipazione del Direttore dell'Ente, Marcello Maranella. Anche quest'anno, al censimento dei camosci era abbinato il conteggio dei Fringuelli alpini, specie legata alle zone nivali ed acuminali dell'Appennino, che nell'area protetta ha il più consistente numero di coppie riproduttive.

Nei trentuno sentieri in quota percorsi contemporaneamente sul massiccio del Gran Sasso, sono stati avvistati dodici branchi di Camoscio, alcuni composti anche da trenta esemplari. Oltre quelli storici di Monte Camicia e Pizzo Cefalone, dove negli anni 1992-94 furono reintrodotti i primi ventisei esemplari provenienti dal Parco Nazionale d'Abruzzo, i nuclei di recente formazione del Monte Corvo e del Paretone della Vetta Orientale del Corno Grande hanno fornito dati indicativi del positivo trend di crescita della popolazione, calcolato al 23 - 25% annuo. Nel corso del monitoraggio sono stati anche contati 80 piccoli e rilevata una strutturazione completa dei branchi, comprendenti animali di tutte le classi d'età: dalle femmine giovani di 2-3 anni a quelle riproduttive e a quelle di oltre dodici anni d'età. I branchi più numerosi sono stati rinvenuti lungo la dorsale dei Monti Brancastello e Camicia e sulle pareti che fiancheggiano la Val Maone. Giovani maschi non riproduttivi in dispersione sono stati contati su tutto il massiccio, con positivi avvistamenti nei pressi del Bivacco Bafile e sulla via ferrata Ventricini, che aggira il Corno Piccolo.

I risultati delle politiche di tutela attuate dall'Ente nei confronti del camoscio appenninico hanno permesso al Parco di partecipare attivamente al progetto di reintroduzione in corso nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, al quale sono stati donati tre esemplari, due femmine e un maschio, prelevati dell'area faunistica di Farindola. Gli animali sono stati trasportati con un elicottero del Corpo Forestale dello Stato e rilasciati sulla cima del Monte Bove, dove, seguiti tramite un radiocollare satellitare, insieme con altri esemplari provenienti dalla Majella andranno a costituire il secondo nucleo rilasciato nell'area protetta marchigiana.

Il progetto di reintroduzione e salvaguardia del camoscio, ungulato tipico delle vette e delle praterie d'altitudine, sta contribuendo in maniera determinante alla ricostruzione delle catene alimentari naturali nelle montagne appenniniche, sconvolte dalla pressione antropica del secolo scorso. In conseguenza di ciò si fanno sempre più frequenti nel Parco gli avvistamenti di avvoltoi ed aquile reali in cerca di carcasse o esemplari debilitati da predare.

Il Commissario Straordinario dell'Ente, Arturo Diaconale ha accolto con soddisfazione la positività dei dati giunta dal censimento dei camosci, assicurando che «le politiche di tutela della specie proseguiranno nel futuro anche attraverso la ricerca di finanziamenti comunitari, con l'obiettivo di facilitare la dotazione di strumenti tecnologici innovativi per il monitoraggio della specie. Una specie che costituisce un fiore all'occhiello della gestione della fauna nel Parco ma anche un'importante attrazione per il turismo naturalistico».

10 orti per 10 tendopoli

10 orti per 10 tendopoli
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Ieri all'aquila le attrezzature sono state affidate al territorio

Comunicato Stampa - L'aquila 29/09/09
L'incontro di ieri pomeriggio, 28 settembre, alla Villa Comunale dell'Aquila per l'affidamento delle attrezzature dei 10 "Orti nelle tendopoli" si è risolta in una vera e propria festa della terra e dei suoi frutti, portati dai volontari e da quanti in ciascuna delle tendopoli hanno portato avanti con dedizione ed impegno il progetto promosso dal Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e da Slow Food.

Con la chiusura delle tendopoli e l'approssimarsi della naturale fine stagionale degli orti primaverili ed estivi, il progetto prosegue mutando forma ma non gli obiettivi che restano quelli della compartecipazione e della condivisione, grazie all'azione di Associazioni ed Enti locali, che si sono impegnate, sottoscrivendo con i promotori un atto ufficiale, a ricollocarle sul territorio, facendo nascere nuovi orti collettivi accanto a scuole e punti di aggregazione, con scopi sociali od anche riabilitativi.

I protocolli sono stati firmati ieri dal direttore, Marcello Maranella, e dall'agronomo dell'Ente Silvia De Paulis, delegata da Slow Food di cui è Governatrice per l'Abruzzo. Cofirmatari rispettivamente la Proloco di Onna che ha assunto l'impegno a realizzare un orto nei pressi della nuova scuola, l'Associazione "Il Treo" per Camarda, l'Amministrazione dei Beni Separati per l'Orto di Arischia, l'Associazione "Mira" per Paganica, l'Associazione "Ricostruiamo Castelnuovo" per Castelnuovo l'Associazione "La casetta che non c'è" per Pagliare di Sassa. Le attrezzature dell'orto di Collemaggio sono state concesse in comodato d'uso gratuito all'Associazione Italiana Persone Down - sede dell'Aquila, mentre i restanti orti, in attesa di individuare idonei affidatari, sono stati assegnati ai rispettivi Comuni e, nel caso di Pizzoli e San Felice d'Ocre, probabilmente sorgeranno a servizio delle scuole.

Dall'incontro è emersa la volontà espressa di portare avanti il progetto anche al fine di creare una vera e propria Rete di Orti, che possa nel futuro portare ad occasioni di scambio di esperienze e di sementi, nell'alveo della già affermata e funzionale Rete degli Agricoltori Custodi del Parco, a vantaggio delle collettività e della salvaguardia dell'agrobiodiversità sul territorio.


10 Orti per 10 tendopoli

10 Orti per 10 tendopoli
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Lunedì 28 settembre 2009, all'Aquila, la conclusione del progetto

Comunicato Stampa - L'Aquila 25/09/09
A due giorni dalla chiusura delle tendopoli nel territorio aquilano, volge a conclusione anche il progetto "10 Orti per 10 Tendopoli", promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e da Slow Food. Gli obiettivi del progetto, tuttavia, non si esauriscono con la chiusura degli Orti, poiché le attrezzature a suo tempo assegnate ai singoli orti verranno date in comodato d'uso gratuito ad Associazioni ed Enti locali, che si impegneranno a ricollocarle sul territorio, secondo le stesse modalità ed obiettivi che hanno caratterizzato la prima fase del progetto, sviluppatosi come è noto, subito dopo il sisma del 6 aprile.

L'assegnazione ufficiale delle attrezzature avverrà lunedì 28 settembre, alle ore 15.30, presso la Villa Comunale dell'Aquila, in seguito alla stipula di un atto ufficiale, grazie al quale sorgeranno nuovi orti collettivi accanto a scuole e punti di aggregazione, con scopi sociali od anche riabilitativi. Il Direttore del Parco Gran Sasso - Laga, Marcello Maranella, e l'agronomo dell'Ente Silvia De Paulis, delegata allo scopo da Slow Food di cui è Governatrice per l'Abruzzo, firmeranno gli atti di affido delle attrezzature. Così che quelle dell'orto di Onna andranno alla locale Proloco, quelle di Camarda all'Associazione "Il Treo", quelle di Arischia all'Amministrazione dei Beni Separati, quelle di Paganica all'Associazione "Mira", quelle di Castelnuovo all'Associazione "Ricostruiamo Castelnuovo" e quelle di Pagliare di Sassa all'Associazione "La casetta che non c'è". I restanti orti, in attesa di individuare idonei affidatari, saranno assegnati ai rispettivi Comuni e, nel caso di L'Aquila - Collemaggio, Pizzoli e San Felice d'Ocre, probabilmente sorgeranno a servizio delle scuole.

La stipula dei contratti sarà anche l'occasione di un incontro tra quanti, da Castelnuovo ad Arischia, che costituiscono in un certo senso gli antipodi territoriali del progetto, hanno portato avanti con convinzione ed impegno, assieme al Parco e a Slow Food, il progetto dei "10 orti in 10 tendopoli". Progetto, lo ricordiamo che ha avuto grande eco sulla stampa e nell'opinione pubblica nazionale, del quale si sono occupati quotidiani e riviste prestigiose, reti radiofoniche nazionali, programmi televisivi come Geo & Geo e, proprio in questi giorni, "Linea Verde" di Rai 1.

Un incontro, in sintesi, importante anche al fine di gettare le basi per la creazione di una nuova Rete di Orti, che possa nel futuro portare ad occasioni di scambio di esperienze e di sementi, nell'alveo della già affermata e funzionale Rete degli Agricoltori Custodi del Parco.


Campo di studi ornitologici e inanellamento avifauna d'alta quota

Culbianco  Foto Eliseo Strinella
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Culbianco Foto Eliseo Strinella

Inanellati 980 esemplari di 18 specie differenti: 4 nuove per la stazione

Comunicato Stampa - Assergi 23/09/09
Anche quest'anno ha avuto grande successo la campagna di studi ornitologici ed inanellamento a scopo scientifico dell'avifauna d'alta quota, condotta lo scorso agosto a Campo Imperatore dall'Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell'Aquila del Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sotto il patrocinio della Lipu - Abruzzo.

I risultati sono stati resi noti da Eliseo Strinella, responsabile della Stazione ornitologica di Campo Imperatore, e promotore dell'iniziativa insieme a Carlo Artese, del Servizio Scientifico del Parco: sono stati 980 gli animali inanellati, tra catture e ricatture di 18 specie differenti, delle quali 4 nuove per la stazione. Le novità riguardano in particolare 2 esemplari di Torcicollo, due di Luì verde, un'Averla piccola ed un Canapino maggiore. La specie più numerosa è risultata essere il Culbianco (nella foto a lato), specie migratrice transahariana della lunghezza di circa 15 cm.

A conferma dell'importanza acquisita dalla Stazione ornitologica di Campo Imperatore nello studio dell'avifauna delle alte quote, la campagna di inanellamento di uccelli a scopo scientifico ha visto giungere ornitologi e studiosi da tutte le regioni italiane, consentendo, come hanno spiegato gli organizzatori «di acquisire dati importanti ai fini della valutazione dello status di conservazione della comunità ornitica degli ambienti di prateria primaria del Gran Sasso».

«La continuità ed il valore degli studi condotti dalla Stazione Ornitologica di Campo Imperatore - ha aggiunto il Commissario Straordinario dell'Ente Parco, Arturo Diaconale - integrano efficacemente l'azione di conoscenza della fauna del Parco, nell'impegno di garantire ai massimi livelli la conservazione della biodiversità nell'area protetta. Anche per tali ragioni l'Ente Parco garantirà nel futuro la propria collaborazione per la migliore prosecuzione delle attività di ricerca».


Emergenza cinghiali nel versante reatino del parco: tavolo tecnico ad Assergi

Comunicato Stampa - Assergi 05/08/09
Si è tenuto ieri mattina nella sede del Parco Gran Sasso - Laga, ad Assergi, un tavolo tecnico incentrato all'emergenza cinghiali nel territorio dei due comuni reatini dell'area protetta, Amatrice ed Accumoli, oggi esposti con particolare gravità al problema, che innesca altrettanto gravi conflittualità con la presenza di attività antropiche e zootecniche. All'incontro hanno preso parte tra gli altri il Commissario Straordinario del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Arturo Diaconale, e il Direttore dell'Ente, Marcello Maranella, i rispettivi Sindaci dei due Comuni, Sergio Pirozzi e Stefano Petrucci, il Vice Presidente della Provincia di Rieti, Oreste Pastorelli, anche in veste di Assessore alle attività di caccia e pesca.

La questione dell'eccessiva presenza numerica del cinghiale nel comprensorio dei due comuni è stata affrontata in maniera esaustiva e comunque nell'alveo delle indicazioni programmatiche contenute nel Protocollo d'intesa promosso dalla Provincia di Rieti e firmato dagli Enti locali e dalle aree protette ricadenti nel territorio provinciale.

Positivo e soddisfacente per tutti i convenuti l'esito dell'incontro che, nelle parole del Commissario straordinario Diaconale «ha gettato le basi per l'adozione di un piano d'azione congiunto, utile per la risoluzione condivisa di un problema che genera conflitti, mettendo a rischio la necessaria coesione intorno alla missione di tutela incarnata dal Parco e condivisa da coloro che nel Parco vivono ed operano».

Una posizione condivisa dal Vice Presidente della Provincia di Rieti, Pastorelli, il quale ha sostenuto «l'assoluta necessità che le misure concordate trovino tempestiva e concreta attuazione, a tutela degli interessi dei coltivatori, del turismo e in generale dell'economia nella splendida area reatina interessata dal Parco, nella sintesi tra tutela ambientale e sviluppo su cui tutti si sono impegnati ad operare».

Dall'incontro è emersa, tra l'altro, la proposta di un progetto sperimentale per avviare operazioni di abbattimento selettivo coordinate dentro e fuori il perimetro del Parco. Una prospettiva, questa, realizzabile in ogni caso soltanto previa autorizzazione formale da parte del competente Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare.

Parco Gran Sasso Laga: un punto informativo mobile viaggia in camper sulla costa abruzzese

camper - punto informativo mobile
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Comunicato Stampa - Assergi 04/08/09
La rete dei servizi turistici messa a punto dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per l'estate in corso, si è arricchita di un Punto Informativo itinerante, realizzato all'interno di un Camper, opportunamente allestito e decorato. La dotazione di tale inedito show room mobile si è compiuta nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER + "Valorizzazione del territorio e dei prodotti locali", a regia GAL Arca Abruzzo, grazie ad apposite convenzioni con l'Ente Parco.

«Siamo convinti - spiega il Commissario Straordinario dell'Ente, Arturo Diaconale - che i prodotti tipici ed i valori ambientali e culturali locali possano fungere da veri e propri ambasciatori del territorio, in special modo oggi, fase in cui la promozione turistica si dimostra quanto mai decisiva per risollevare le sorti economiche delle aree interne».

Da tale convinzione è nata l'idea stessa di utilizzare lo show room mobile come Punto Informativo itinerante, per portare a turisti e villeggianti sulla costa abruzzese, da Roseto degli Abruzzi ad Alba Adriatica, informazioni sulle opportunità turistiche offerte dalle montagne e dai paesi del Parco, su escursioni, passeggiate, folklore, iniziative enogastronomiche ed appuntamenti culturali. All'interno del Camper sono inoltre disponibili tutti i prodotti illustrativi e promozionali ed i gadget a marchio Parco.

Un raggio di sole per l'Aquila Fenice

Comunicato Stampa - Assergi, 28/07/09
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, accanto alle molteplici attività a sostegno dell'economia locale nei territori colpiti dal sisma, forte della disponibilità di un'ampia rete di punti informativi, ha lanciato un nuovo progetto destinato a raccogliere, anche tra i turisti che frequentano l'area protetta, fondi per L'Aquila ed il suo territorio. Il progetto poggia sullo slogan "Un raggio di sole per L'Aquila Fenice", a simboleggiare l'augurio di un paragone con l'Araba Fenice, l'uccello mitologico, sacro agli antichi Egizi, capace di risorgere dopo tre giorni di sole e trasformarsi in una giovane e potente Aquila Reale.
Tale auspicio è inserito all'interno di un disegno grafico che contiene i motivi del Gran Sasso, dell'aquila e del sole, sul retro di una maglietta polo bianca, appositamente realizzata per augurare alla popolazione aquilana la stessa sorte dell'uccello. Il raggio di sole richiamato nella scritta altro non è che il contributo finanziario con cui ciascuno potrà partecipare al comune disegno di solidarietà.

La polo è in distribuzione in tutti i Punti Informativi e Punti Vendita del Parco e pubblicizzata attraverso tutti i canali previsti, utilizzando anche il sito internet dell'Ente (www.gransassolagapark.it/laquilafenice). I proventi saranno destinati all'acquisto di apparecchiature informatiche e simili da destinare, tramite estrazione, ai bambini e ai ragazzi che all'apertura dell'anno scolastico 2009/2010 risulteranno iscritti nelle scuole elementari e medie del Comune dell'Aquila. Il Parco ha fissato un'offerta minima di 20 Euro per la consegna di una polo per adulto (uomo-donna) e di 18 Euro per una da bambino. Sempre sul sito dell'Ente si possono consultare gli orari di apertura dei Punti Informativi e vendita del Parco.

Prodotti tipici del Parco Gran Sasso - Monti della Laga nel paniere delle tipicità abruzzesi distribuite da Autogrill Spa

Comunicato Stampa - Assergi, 07/07/09

Una prestigiosa sinergia, firmata da Autogrill Spa, in collaborazione con Coldiretti, Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e Unioncamere, dal 1 luglio ha portato negli oltre 40 punti vendita Autogrill di tutto il territorio nazionale, un paniere di 17 prodotti tipici abruzzesi. Sono tra questi alcune produzioni certificate del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si tratta di salumi, mieli e legumi per i quali si apre in questo modo un nuovo ed efficace canale di vendita e di promozione.

«Il Parco è molto soddisfatto di questo risultato - ha sottolineato il Commissario Straordinario dell'Ente Parco Arturo Diaconale. L'accordo con Autogrill Spa rappresenta per l'Ente un prestigioso passaggio verso la creazione di una rete di diffusione nazionale delle tante produzioni di qualità dell'area protetta. Il circuito delle 40 stazioni di servizio Autogrill, con i milioni di persone che vi transitano, rappresenta un bacino di consumo importante ed un auspicabile strumento di rivitalizzazione del comparto agroalimentare abruzzese e del Parco del Gran Sasso, la cui economia sta risentendo gravemente delle conseguenze del sisma del 6 aprile. Nel futuro cercheremo, anche attraverso altre analoghe iniziative di ampio respiro, di allargare tale rete per offrire una meritata vetrina nazionale alla grande tradizione agroalimentare del Parco».


Il territorio riparte

27 giugno ore 11.00 - A san Colombo s'inaugura l'orto botanico

Con 2364 piante censite, delle quali 139 endemiche italiane, 73 protette da convenzioni internazionali, 67 da Leggi Regionali, 59 orchidee spontanee, 2 piante carnivore, il Parco del Gran Sasso e Monti della laga si è rivelata l'area protetta europea con la maggiore biodiversità vegetale. Per celebrare tale primato e per dotare il territorio di un altro significativo punto di attrazione culturale e turistica, sta per sorgere a San Colombo di Barisciano l'Orto Botanico del Parco.
L'Orto, la cui inaugurazione è prevista il 27 giugno alle ore 11, ha l'obiettivo di completare il processo di creazione di un centro d'eccellenza per la raccolta e la catalogazione della flora autoctona e alloctona dell'Appennino e la conservazione della biodiversità delle specie rare, naturali ed agronomiche avviato da anni attraverso l'istituzione del Centro Floristico. Quest'ultimo è gestito dall'Ente in collaborazione con l'Università degli Studi di Camerino, è provvisto di un importante erbario con 45.000 campioni, di una ricca biblioteca e di un data base esaustivo delle presenze floristiche regionali e del Parco. Esso ha, inoltre, annesso il Museo del Fiore, struttura nata a scopo didattico e turistico. In continuità tematica e paesaggistica con il Centro, l'Orto Botanico offrirà dunque una panoramica affascinante ed esaustiva della flora, degli ambienti e dei paesaggi del Parco, in particolare di quelli relativi alla catena del Gran Sasso.


Abruzzo cuore dei parchi italiani

Si terrà ad Assergi il 27 giugno alle ore 15.30 l'Assemblea Generale della Federparchi

Per l'intero Abruzzo e per il nostro Parco che la ospita si tratta di un significativo momento di visibilità e traduce, in termini di presenza concreta, il senso di grande solidarietà e partecipazione che in diverse forme i Parchi italiani hanno dimostrato nei confronti delle aree protette abruzzesi e segnatamente di quella del Gran Sasso - Laga. Il nostro territorio, come è stato sottolineato con uguale urgenza dai Sindaci dell'intera comunità del Parco, sono preoccupati per la prospettiva del degrado demografico e dello spopolamento e per la messa in crisi di quel sistema montagna energicamente perseguito in piena sinergia con l'Ente Parco. «Ma la Regione dei Parchi vuole che le proprie aree protette escano da questa difficile situazione ancora più in sintonia con le popolazioni residenti e ancora più e meglio conosciute in Italia e non solo - ha auspicato il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, incontrando una delegazione di Federparchi, lo scorso 6 maggio all'Aquila - e per ottenere questo occorre una forte unità di intenti ed una attiva partecipazione alle scelte più importanti». La presenza dei Parchi italiani ad Assergi è dunque il segno tangibile che l'Abruzzo e le sue aree protette non siano sole in questo difficile momento storico, e della volontà dei Parchi di dare un contributo di valore all'affermazione dei valori del territorio come volano di rinascita e di sviluppo.


27 giugno Nella sala Consiliare dell'Ente anche l'Assemblea annuale dell'AIDAP

Anche l'AIDAP, Associazione Italiana Direttori Aree Protette, aderisce alle iniziative di solidarietà promosse da Federparchi e convoca ad Assergi, nella mattinata del 27, la propria Assemblea 2009. La riunione si terrà nella Sala del Consiglio dell'Ente Parco, grato all'AIDAP della vicinanza e della sensibilità.


Nasce il Museo del Territorio

Sarà inaugurato l'11 luglio a Santo Stefano di Sessanio, il Museo del Territorio del distretto "Terre della Baronia"

Qui si concentrano, documentati da un sistema di pannelli illustrativi ed immagini evocative, le tracce della storia millenaria di un comprensorio ricchissimo di valori ambientali, culturali, storico - artistici ed antropologici: le geografie dei borghi perfettamente conservati, le secolari pratiche agricole e pastorali, gli inimitabili prodotti della terra, una flora e una fauna che rivelano presenze rare e spesso uniche.
Il Distretto ha mantenuto più di altri la sua originaria fisionomia, nelle architetture dei paesi che vi sorgono: Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castelvecchio Calvisio, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, come nel perdurare di un eroico rapporto degli uomini con la montagna, in un ambiente naturale caratterizzato da paesaggi rurali di gran pregio.
Grazie all'azione dell'Ente Parco il territorio dell'antica Baronia di Carapelle ha potuto riappropriarsi, fin dalla denominazione, della sua memoria, come dei valori che ne connotano la storia e la cultura. L'area, che si estende su una superficie di circa 25.000 ettari, è stata protagonista di una fortunata quanto peculiare sinergia di intenti, che ha visto le Amministrazioni locali ed il Parco partner solidali di un'inedita politica di sviluppo turistico. Un percorso esemplare, che ha consentito al borgo di Santo Stefano di Sessanio di testare un progetto di recupero eco-sostenibile fondato sulla condivisione di una "Carta dei Valori", quale vincolo per futuri interventi di adeguamento urbanistico e riqualificazione ambientale.
Nella vicina Barisciano opera il Centro di Ricerche Floristiche dell'Appennino, gestito in collaborazione con l'Università di Camerino mentre è nato da poco l'Orto botanico del Parco. Nell'annesso ex convento di San Colombo il Ristorante - Teatro "I Maestri del Gusto" aspira a divenire luogo di promozione del patrimonio enogastronomico dell'area protetta. A Calascio è stato creato il "Museo delle Fortificazioni", mentre a Castel del Monte è in via di ultimazione il Museo della Transumanza.
A Santo Stefano di Sessanio, a buon diritto definito "il borgo della rinascita" ed ispiratore di analoghi percorsi di recupero avviati dal Parco in altri centri dell'area protetta, il Museo del Territorio si propone di catalizzare una rinnovata attenzione, in special modo ora, nel dopo terremoto, per divenire luogo di documentazione e d'incontro, in una terra in cui i valori della contemporaneità si esprimono in continuità con la tradizione e con la storia.



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