Durata
7 ore (comprensive di spostamenti in auto c/o luogo di partenza, escursione, soste e visita guidata)
Descrizione
E' una delle circa sessanta vette del massiccio che superano i 2000 metri di quota, versante frequentatissima dalla fauna selvatica, in particolar modo da cervi, aquile reali e lupi. L'escursione toccherà anche il rifugio Paolo Barrasso, a 1542 metri di altezza, in una posizione privilegiata e unica dove lo sguardo a 360° si perde tra la i massicci del Morrone, del Gran Sasso e del Mare Adriatico.
Perché non perderla: la salita verso il Barrasso offre scenari incredibili, attraversando il Prato della Corte, ancora segnato dalla secolare attività agro-pastorale che qui ha modellato il versante con terrazzamenti ancora ben visibili. Giunti al rifugio, che domina l'intera Valle dell'Orta, si proseguirà su un traverso che poi, improvvisamente, ci conduce sul ciglio della Valle dell'Orfento: da qui la vista toglie il fiato, spaziando dal verdissimo fondo del vallone fin su alle vette del Blockhaus e Focalone, il cuore glaciale della Majella. Prima del Monte Rapina si apre poi un'ampia piana, meravigliosamente adagiata sulla montagna, circondata da una cornice di pini mughi, dalla quale è poi facile raggiungere la prima vetta che si pone davanti allo sguardo, quella della Rapina, appena oltre i 2000 m.
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