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Biscotto a Otto

Il Biscotto a Otto è un semplice scaldatello, cioè è un biscotto prima scaldato in acqua bollente e poi cotto in forno. La sua peculiarità è la forma, quella dell'otto, simbolo magico e dell'infinito. Gli ingredienti sono solo farina bianca, acqua e sale, ma proprio nei semplici ingredienti sta tutta la sua particolarità.

La farina deve essere di antico grano Carosello, un grano tenero di montagna coltivato fra i 600 e i 1000 metri di altitudine, la cui spiga si presenta rapata, carosata in dialetto; l'acqua è quella caratteristica della Calda, le Terme di Latronico, le cui acque sono moderatamente sulfuree. Per la sua tipicità il prodotto sta per essere inserito nella lista dell'ALSIAAgenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura.
L'uso tipico di questi biscotti lucani è la "zuppa nel vino": opportunamente spezzato, viene inzuppato in bassi bicchieri per il vino, per un mangia&bevi d'altri tempi. Un antipasto ideale in attesa che rascatieddi e maccarune fossero pronti oppure come fine pasto, se non si era ancora sazi, dal momento che biscotti e vino si facevano in casa e costavano poco.

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