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Parco Nazionale dell'Appennino Lucano
Val d'Agri - Lagonegrese

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Le tipicità lucane sono un patrimonio da tutelare. A Matera il convegno del Parco con il CFS

(Marsiconuovo, 13 Ott 15) Salvaguardia della natura e tutela delle tipicità lucane è il tema che è stato affrontato questa mattina nel corso del convegno che si è svolto a Matera, presso Palazzo Lanfranchi, organizzato dal Parco dell'Appennino Lucano nell'ambito degli eventi legati a Expo 2015. L'evento, rivolto essenzialmente al Corpo Forestale dello Stato presente in gran numero, fa seguito al lancio dell'iniziativa di formazione e informazione sul tema della lotta alla contraffazione alimentare tenutosi a Milano nell'ambito delle iniziative Fuori Expo lo scorso 11 settembre. "Tutela della natura significa educazione alla legalità - ha detto il presidente del Parco Domenico Totaro nel suo intervento-, ad un modello di cittadinanza partecipata e attiva. Il complesso compito della lotta alla contraffazione, che è uno degli impegni principali del CFS, richiede un approccio interdisciplinare in cui accanto ai corpi di polizia operino anche i soggetti educativi e gli enti preposti alla salvaguardia. In questo contesto desidero sottolineare il grande ruolo svolto dai Parchi naturali, all' interno dei quali, come dimostra una recente ricerca di Federparchi, i reati contro le persone e contro la proprietà sono inferiori, circa la metà, di quelli che avvengono in altre aree del nostro paese." "I Parchi -ha continuato il presidente- sono presìdi di legalità, anche perché in essi è depotenziato il rischio di malaffare legato al traffico dei rifiuti e alla cementificazione selvaggia, che sono l'acqua torbida in cui sguazzano le mafie e le criminalità. E a confermare questa realtà ci sono i dati rilevati nei territori di due Parchi localizzati in zone a forte presenza di criminalità organizzata: il Parco del Vesuvio e il Parco del Circeo." Quanto alla sfida legata al problema dei danni da fauna, davanti alla folta platea di uomini del CFS presenti, Totaro ha detto che occorre "restituire a queste terre l'equilibrio naturale fra attività antropiche e fauna selvatica". In questo modo si possono coniugare due aspetti importanti della vita dei Parchi: "l'uno è quello della tutela dei prodotti tipici, sui quali molto stiamo investendo come si vede anche dai vari eventi che abbiamo portato alla grande vetrina mondiale di Expo 2015, e l'altro è quello del controllo alimentare delle carni della fauna selvatica, che in regime di deregolamentazione potrebbe creare non pochi problemi di salubrità alimentare".
Quello dei prodotti tipici rimane, dunque, un asset fondamentale per i Parchi, e la lotta alla contraffazione degli alimenti un reato da perseguire con fermezza, secondo Totaro. Le sue conclusioni sono state dedicate al "made in Italy, che non è e non può essere solo un brand di marketing da esportare in tutto il mondo, ma deve essere uno stile di vita che passa attraverso la qualità dell'agricoltura, dell'allevamento, dell'accoglienza, della cucina e perfino dell'arte."
L'incontro ha visto l'intervento del Dirigente Superiore Comandante Regionale CFS per la Basilicata Antonio Mostacchi e di Balduino Simone. Quest'ultimo ha presentato il suo testo su "La polizia amministrativa, la polizia di sicurezza e la tutela del territorio." Mostacchi ha sottolineato la complessità delle azioni di controllo ma anche la necessità che esse non intralcino le attività economiche, auspicando che si attui un processo di semplificazione che porti ad un registro unico del controlli. L'assessore regionale all'agricoltura Luca Braia, nel suo intervento che ha chiuso i lavori, ha parlato del rispetto della legalità come condizione per dare competitività e qualità alle produzioni lucane. Controllare, ha spiegato l'assessore, è un'attività che deve essere preceduta da un'adeguata formazione e dalla vicinanza nei confronti dei produttori, ruolo questo che spetta alle istituzioni.

Le tipicità lucane sono un patrimonio da tutelare. A Matera il convegno del Parco con il CFS
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