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Il Presidente del Parco, Giuseppe Antoci, eletto presidente del coordinamento regionale di Federparchi, alla presenza di Sammuri

(Caronia, 31 Mar 14) Il Presidente del Parco dei Nebrodi è stato eletto presidente del coordinamento regionale di Federparchi. L'elezione è avvenuta venerdì, 28 marzo scorso, a Santo Stefano di Camastra (Messina), nel Palazzo Trabia, dove si è riunito il Coordinamento di Federparchi Sicilia.
La riunioneconvocata direttamente dal presidente nazionale della Federazione Giampiero Sammuri prevedeva due i punti all'ordine del giorno: la ripresa dell'attività del coordinamento Sicilia e l'elezione del coordinatore regionale.
Alla riunione erano presenti il presidente di Federparchi, l'assessore regionale  al Territorio ed Ambiente Maria Lo Bello e i rappresentanti degli enti gestori delle aree protette siciliane (parchi e riserve naturali).
Dopo ampia  e partecipata discussione,  su proposta del presidente Giampiero Sammuri , i presenti hanno eletto  all'unanimità, presidente del coordinamento regionale di Federparchi il Dott. Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi.
Il Neo coordinatore di Federparchi ha accettato la nomina evidenziando l'importanza del sistema delle Aree protette siciliane (4 parchi regionali, 70 riserve naturali, 6 aree marine protette,  200 siti di interesse comunitario  e 30 zone di protezione speciale), della necessità della loro promozione e valorizzazione e nella considerazione che le stesse aree rivestono un ruolo primario nella conservazione della biodiversità, nel migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, nel processo di contrasto e di adattamento al cambiamento climatico.

Le linee programmatiche che il Coordinamento siciliano  intende attuare possono riassumersi come segue:
- la tutela ambientale come valore trasversale di cui tener conto nell'intera programmazione regionale, in linea con i contenuti della Costituzione italiana e con gli accordi internazionali, sanciti anche nella carta di Siracusa del 2009.
- Il riordino complessivo della legislazione ambientale siciliana che è datata ormai trent'anni fa. Infatti, l'attuale disciplina delle Aree protette è ancora incentrata principalmente sulla legge  regionale n. 98 del 1981, che ha garantito una efficace conservazione del patrimonio naturale regionale, ma che richiede ormai un ammodernamento dettato da esigenze più attuali e da successive disposizioni nazionali e comunitarie.
- Certezza di risorse finanziarie per le spese di gestione dei 4 parchi regionali che deve essere non inferiore, almeno, al costo attuale di 4 deputati regionali per ogni parco.
- Rafforzamento della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Si tratta di un processo che ha come finalità quella di definire, a partire da una fattiva collaborazione con gli attori locali (pubblici e privati), un progetto di sviluppo turistico sostenibile, ovvero un turismo che promuova sia la salvaguardia delle risorse naturali, culturali e sociali del territorio, sia lo sviluppo socioeconomico, ma anche la qualità della vita delle persone che vivono, operano e soggiornano nei Comuni dei Parco e Riserve.
- Promozione degli acquisti pubblici ecologici. Impegno a utilizzare criteri di "preferibilità ambientale" nell' acquisto di beni e servizi per gli uffici della Regione e degli Enti strumentali, quali autovetture, mobili, attrezzature elettriche ed elettroniche, carta per fotocopie e pubblicazioni, ecc.
- Priorità nei finanziamenti  ai Comuni - Applicazione della art. 25 bis, primo comma, della L.R. 98/81, spesso disatteso dai Dipartimenti regionali, che prevede  " Ai comuni il cui territorio è compreso in tutto o in parte entro i confini di un parco è riservata la priorità sui finanziamenti regionali richiesti per la realizzazione dei seguenti interventi, impianti ed opere: a) recupero dei centri storici e dei nuclei abitati anche al di fuori di essi, nonchè di edifici di particolare valore storico - culturale;  b) recupero di edilizia rurale tradizionale;  c) opere igieniche ed idropotabili; d) viabilità rurale e connessa alle attività economiche tradizionali;  e) agri - turismo ed escursionismo naturalistico;  f) strutture turistico - ricettive, ricreative, sportive, culturali.
- Certezza di risorse finanziarie per il pagamento degli emolumenti al personale di ruolo in servizio nei parchi - Applicazione dell'art. 39 bis, primo comma, della L.R. 98/81.

Si ricorda che la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali (Federparchi) è un'associazione di promozione sociale che riunisce e rappresenta gli Enti gestori delle aree protette naturali italiane.
L'associazione, articolata in coordinamenti regionali, riunisce attualmente oltre 160 organismi di gestione di parchi nazionali e regionali, aree marine protette, riserve naturali regionali e statali, oltre ad alcune Province, Regioni e diverse associazioni ambientaliste. Da giugno 2008, la Federparchi si è inoltre costituita quale sezione italiana di Europarc Federation, entrando a far parte, con i propri associati, di un'organizzazione che associa ad oggi quasi 600 istituzioni ed Enti incaricati della gestione di oltre 400 aree protette in 38 Paesi europei.
I Coordinamenti regionali operano per la migliore attuazione delle politiche regionali nel campo della tutela ambientale e delle aree naturali protette, concorrono alla definizione ed all'attuazione degli indirizzi generali stabiliti dall'Associazione.
Il Presidente del Parco, Giuseppe Antoci, eletto presidente del coordinamento regionale di Federparchi, alla presenza di Sammuri
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